L’effetto paradossale del Gardasil : aumenta l’incidenza del cancro!

L’effetto paradossale del Gardasil : aumenta l’incidenza del cancro!

Che fortuna essersi incrociati con un paradosso! Adesso finalmente abbiamo qualche speranza di progredire! Niels Bohr

Così cambia la storia naturale della malattia : un aumento della frequenza

Ci vuole molto tempo per affermare che un’azione preventiva protegga davvero. Ma il fallimento di questa presunta protezione può essere a volte molto ovvio. Per dimostrare che il Titanic fosse veramente inaffondabile, sarebbero serviti decenni di navigazione sui mari più pericolosi del mondo. Per dimostrare che non era così, ci sono volute solo poche ore….. Questa dimostrazione del “Titanic” è purtroppo riprodotta dalla vaccinazione Gardasil.

La prova che la vaccinazione aumenta il rischio di cancro invasivo può essere immediata, se il vaccino cambia la storia naturale del cancro accelerandola. L’analisi dell’andamento dell’incidenza del tumore al collo dell’utero invasivo pubblicata nelle statistiche ufficiali (registri) è stata studiata nei primi e più completi paesi vaccinati (Australia, Gran Bretagna, Svezia e Norvegia). Purtroppo, questo è il caso dei vaccini HPV

Periodo pre vaccinazione : incidenza in costante ribasso grazie agli screening

In tutte le nazioni con lo smear screening, dal 1989 al 2007 c’è stata una netta diminuzione di casi

Gran Bretagna : da 13.5 a 9.4 % [1]
Australia : da 13.5 a 7% [2]
Svezia : da 11.6 a 10.2% [3]
Norvegia : da 15.1 a 11% [4]
USA : da 10.7 a 6.67% [5]
Francia : da 11 a 7.1%

Nel mondo, in media, tra il 1989 ed il 2000 il declino dell’incidenza di questo cancro è sceso ogni anno del 2.5%, e dell’ 1% tra il 2000 ed il 2007. In totale, tra il 1989 ed il 2007 c’è stata una diminuzione dell’incidenza di circa il 30%.

Periodo della vaccinazione : inversione del trend. Il Gardasil sta cancellando i benefici dello smear screening e sta accelerando l’incidenza di questo cancro.

Dal momento in cui è stata implementata la vaccinazione anti HPV, in tutti i paesi che più di tutti lo usano, c’è stata una inversione di tendenza, con aumento dell’incidenza.

AUSTRALIA

L’Australia è stato il primo paese ad organizzare le vaccinazioni di routine per le ragazze (aprile 2007 programma scolastico per le donne di età compresa tra i 12-13 anni, luglio 2007 programma di recupero per le donne di età compresa tra i 14-26 anni) e poi per i ragazzi (2013). Secondo l’ultima pubblicazione dell‘Australian Institute of Health and Welfare (pubblicazione del 2018 che descrive i tassi dettagliati fino al 2014)[6] , l’incidenza standardizzata nella popolazione complessiva non è diminuita dalla vaccinazione : 7/100000 nel 2007 contro 7,4 nel 2014.

Questa stabilizzazione è il risultato di due tendenze contraddittorie che appaiono solo esaminando le tendenze, per fasce di età.

Le donne vaccinate hanno visto aumentare il loro rischio:

Aumento del 100% per le persone di 15-19 anni (da 0,1 nel 2007 a 0,2 nel 2014).

Aumento del 113% (da 0,7 a 1,5) in gruppi di età compresa tra i 20 e i 24 anni, più dell’80% dei quali sono stati vaccinati tra i 13 e i 17 anni.

Tuttavia, poiché le cifre sono molto piccole, questo aumento non raggiunge un significato statistico.

Circa un terzo aumento per il gruppo 25-29 (da 5,9 a 8,p=0,06) e per 30-34 (da 9,9 a 12,4 c=0,80 p=0,01) meno vaccinati. Questi aumenti sono statisticamente significativi

Un dramma noto ad una delle migliori atlete : Sarah Tait

Questo aumento del rischio di cancro dopo la vaccinazione è stato drammaticamente illustrato dalla triste storia di Sarah Tait, campionessa olimpica di canottaggio, alle Olimpiadi di Londra 2012. Questa campionessa ha visto la sua vita frantumata in piena gloria: qualche anno dopo, vaccinata e morta a 33 anni, ha sofferto di un tumore invasivo al collo dell’utero. Naturalmente, non sappiamo se la vaccinazione è stata la causa diretta del suo cancro, ma ha, statisticamente, una probabilità su due di aver preso il cancro a causa della vaccinazione. Inoltre, abbiamo osservato che il cancro è comparso molto presto in questa donna.

Al contrario, le donne non vaccinate hanno continuato a beneficiare dei risultati del Pap test

meno 17% tra 55 e 59 anni
meno 13% tra 60 e 64
meno 23% tra 75 e 79
meno 31% tra 80 e 84

Ricordiamo sempre che affinchè si sviluppi un cancro del genere devono passare 30-40 anni, e soltanto una piccolissima porzione di donne ha una probabilità, altrettanto bassa, di svilupparla. Più si vaccina, più aumenta il rischio di ammalarsi? Sembra proprio così

GRAN BRETAGNA

Nel Regno Unito, un programma nazionale è stato introdotto nel 2008 per offrire la vaccinazione HPV di routine ai 12-13enni e offrire vaccinazioni di recupero alle ragazze fino a 18 anni. Il programma nazionale britannico ha inizialmente utilizzato il vaccino bivalente HPV (Cervarix), ma nel 2012 è stato modificato per utilizzare il vaccino quadrivalente (Gardasil). La copertura vaccinale HPV in Inghilterra è stata elevata, con oltre l’80% dei 12-13enni che hanno ricevuto la copertura completa. La coorte di recupero è stata coperta in misura inferiore (dal 39% al 76%).

Dopo la vaccinazione, l’incidenza standardizzata nella popolazione complessiva è aumentata da 9,4 per 100000 nel 2007 a 9,6 nel 2015. Osserviamo tendenze contrastanti tra le diverse fasce di età.

I promotori della vaccinazione prevedono una diminuzione dei tassi di tumore al collo dell’utero nelle donne tra i 20 e i 24 anni a partire dal 2014, quando gli adolescenti vaccinati entrano nel loro secondo decennio di vita. Tuttavia, nel 2016, le statistiche nazionali hanno mostrato un forte e significativo aumento del tasso di tumore della cervice uterina in questo gruppo di età. Queste informazioni del 2016 purtroppo non sono state rese pubbliche. Avrebbero potuto fungere da allarme.

Le donne di età compresa tra i 20 e i 25 anni, vaccinate per più dell’85%, quando avevano tra i 14 e i 18 anni, hanno visto aumentare il loro rischio di cancro del 70% in 2 anni (da 2,7 nel 2012 a 4,6 per 100.000 nel 2014 p = 0,0006) e quelle di età compresa tra i 25 e i 30 anni, (tra i 18 e i 23 anni al momento della campagna di vaccinazione) hanno visto aumentare il loro rischio di cancro del 100% tra il 2007 e il 2015[7] (da 11/100.000 a 22/100.000).

Le donne dai 25 ai 34 anni, (meno vaccinate, esposte solo ad alcune vaccinazioni di recupero), hanno visto aumentare il loro rischio del 18% (da 17 nel 2007 a 20 nel 2014).

In Gran Bretagna, come in Australia, le donne anziane non vaccinate hanno visto diminuire il loro rischio:

( -13% per le donne tra i 65 e i 79 anni e -10% per gli ultraottantenni ), molto probabilmente a causa della continuazione dello striscio.

SVEZIA

In Svezia, il Gardasil è utilizzato dal 2006. Il programma di vaccinazione è stato lanciato nel 2010, con una copertura vaccinale per le ragazze di 12 anni che si avvicina all’80%. Nel 2012-2013, con un programma di recupero, quasi tutte le ragazze dai 13 ai 18 anni sono state vaccinate.

In questo paese, l’incidenza standardizzata del cancro al collo dell’utero nella popolazione mondiale è aumentata costantemente da quando la vaccinazione è passata da 9,6 per 100000 nel 2006 a 9,7 nel 2009, 10,3 nel 2012 e 11,49 nel 2015[8]. Questo aumento è dovuto principalmente all’aumento dell’incidenza dei tumori invasivi tra le donne di età compresa tra i 20-24 anni la cui incidenza è raddoppiata (da 1,86 nel 2007 a 3,72 nel 2015 p<0,001)[9] e nelle donne tra i 20 e i 29 anni l’incidenza dei tumori invasivi del collo dell’utero è aumentata del 19% (da 6,69 a 8,01).

Al contrario, come in Australia e Gran Bretagna, è stata osservata una diminuzione dell’incidenza del cancro invasivo nelle donne over 50, un gruppo che non è stato incluso nel programma di vaccinazione. L’incidenza del cancro invasivo del collo dell’utero è diminuita tra il 2007 e il 2015 del 6% per le donne dai 50 ai 59 anni (dal 14,24 al 13,34), e del 4% per quelle dai 60 ai 69 anni (12,63%). al 12,04, del 17% per quelle dai 70 ai 79 anni (dal 15,28 al 12,66) e del 12% per quelle oltre gli 80 anni (dal 15,6 al 13,68).

NORVEGIA

Il registro dei tumori mostra un aumento dell’incidenza standardizzata dei tumori invasivi del collo dell’utero da 11,7 nel 2007 a 12,2 nel 2009, 13,2 nel 2012 e 14. 9 2015 [10].

Questo aumento è dovuto quasi esclusivamente alle giovani donne, che comprendono tutte le donne vaccinate, come dimostra il forte calo dell’età media di insorgenza del tumore della cervice uterina da 48 anni nel 2002 -2006 a 45 anni nel 2012-2016.

Tra il 2007 e il 2015, l’incidenza del tumore invasivo del collo dell’utero è aumentata dell’8% tra le donne di età compresa tra i 20 e i 29 anni (da 7,78 a 8,47)[11].

Nello stesso periodo, è stata osservata una diminuzione dell’incidenza del cancro invasivo nelle donne anziane, non coinvolte nel programma di vaccinazione: 11% per le donne dai 55 ai 64 anni (15,47-13,7), -16% per le donne dai 65 ai 74 anni (17,7-14,71) e -29% per le donne dai 75 agli 85 anni (18,39-13).

Ora vediamo due nazioni con coperture inferiori a queste : Usa 60% e Francia 15%. Si notano delle differenze.

USA

In questo paese, la copertura vaccinale è inferiore a quella dei paesi precedenti (quasi il 60%).

Secondo la Cancer Statistics Review 1975-2015[12], l’incidenza standardizzata del cancro cervicale invasivo rimane stabile (+0.1) dalla vaccinazione.

Negli Stati Uniti, la stessa discrepanza è osservata per gruppi di età, ma di minore ampiezza. Le donne di età superiore a 50 anni beneficiano di una riduzione del 5% del rischio (da 10,37 per 100000 nel 2007 a 9,87 nel 2015), mentre le donne più giovani, che includono le donne vaccinate, hanno dato un aumento del rischio del 4% (da 5,24 nel 2007 a 5,47 nel 2015).

FRANCIA

L’evoluzione di questi paesi, ad alta copertura vaccinale, può essere confrontata con la tendenza osservata nella Francia metropolitana, dove la copertura vaccinale HPV è molto bassa (circa il 15%). La Francia può essere considerata, per questo motivo, come un paese di controllo. In Francia[13] l’incidenza del cancro al collo dell’utero è costantemente diminuita da 15 nel 1995 a 7,5 nel 2007, 6,7 nel 2012 e 6 nel 2017, molto inferiori a quelli dei paesi ad alta copertura vaccinale.

Questa diminuzione dell’incidenza è stata accompagnata da una diminuzione della mortalità da 5 nel 1980 a 1,8 nel 2012 e 1,7 nel 2017.

È paradossale e molto preoccupante che questi eccellenti risultati francesi, con un basso tasso di cancro alla cervice e una bassa mortalità correlata, possano essere messi a repentaglio da un obbligo considerato a breve termine dalle nostre politiche, per alcuni collegamenti farmacologici malinformati e per altri grandi farmaci[14].

DRAMMATICO E INASPETTATO EFFETTO PARADOSSALE DEL GARDASIL: L’ALLARME DEVE ESSERE DATO
In tutti i paesi che hanno raggiunto un’elevata copertura di vaccinazione HPV, i registri ufficiali dei tumori mostrano un aumento dell’incidenza di tumori invasivi del collo dell’utero.

Per le donne al di sotto dei 20 anni, il numero grezzo è minimo per raggiungere la significatività statistica, ma gli aumenti simili in tutti i paesi studiati costituiscono un forte segnale di allarme.

Per le donne 20-30 l’incidenza aumenta dopo la vaccinazione, ed è altamente significativa (p<0.01o 0.001). In questi stessi paesi, nello stesso periodo, le donne anziane, non vaccinate, hanno visto diminuire il rischio di cancro al collo dell’utero.

Analogamente, nella Francia metropolitana, un paese a bassa copertura vaccinale, l’incidenza del cancro al collo dell’utero continua a diminuire ad un tasso comparabile a quello del periodo precedente la vaccinazione.

Questi risultati paradossali invocano una rapida revisione delle raccomandazioni e un’intensa attività di ricerca per spiegare questo problema catastrofico.

Dr. Gerard Delépine

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[1] Cancer Research UK, Cervical Cancer (C53): 1993-2015, European Age-Standardized Incidence Rates per 100,000 Population, Females, UK Accessed 08 [ 2018 ].

[2] AIHW [2]. 13. AIHW 2017. Cancer in Australia 2017. Cancer series no. 101. Cat. No. CAN 100. Canberra: AIHW.

[3] NORDCAN, Association of the Nordic Cancer Registries 3.1.2018

[4] Bo T Hansen, Suzanne Campbell, Mari Nygård Long-term incidence of HPVrelated cancers, and cases preventableby HPV vaccination: a registry-based study in Norway BMJ Open 2018; 8: e019005

[5] Table 5.1 Cancer of the Cervix Uteri (Invasive) Trends in SEER Incidence and US Mortality SEER Cancer Statistics Review 1975-2012

[6] Australian Institute of Health and Welfare (AIHW) 2017 Australian Cancer Incidence and Mortality (ACIM) books: cervical cancer Canberra: AIHW. <Http://www.aihw.gov.au/acim-books>.

[7] A Castanona, P Sasienia Is the recent increase in cervical cancer in women aged 20-24 years in

England a cause for concern? Preventive Medicine 107 (2018) 21-28

[8] Nationellt Kvalitetsregister für Cervix cancer prevention (NKCx), http://nkcx.se/templates/_rsrapport_2017.pdf [in Swedish]

[9] Engholm G, Ferlay J, Christensen N, Hansen HL, Hertzum-Larsen R, Johannesen TB, Kejs AMT, Khan S, Olafsdottir E, Petersen T, Schmidt LKH, Virtanen A and Storm HH: Cancer Incidence, Mortality, Prevalence and Survival in the Nordic Countries, Version 8.1 (28.06.2018). Association of the Nordic Cancer Registries. Danish Cancer Society. Available from http://www.ancr.nu, accessed it 30 / 09 / 2018 .

[10] Cancer in Norway 2016

[11] Engholm G, Ferlay J, Christensen N, Hansen HL, Hertzum-Larsen R, Johannesen TB, Kejs AMT, Khan S, Olafsdottir E, Petersen T, Schmidt LKH, Virtanen A and Storm HH: Cancer Incidence, Mortality, Prevalence and Survival in the Nordic Countries, Version 8.1 (28.06.2018). Association of the Nordic Cancer Registries. Danish Cancer Society. Available from http://www.ancr.nu, accessed is 1 / 10 / 2018

[12] SEER 9 National Center for Health Statistics, CDC

[13] Francim, HCL, Public Health France, INCa. Projections of Cancer Incidence and Mortality in Metropolitan France in 2017 – Solid Tumors [Internet]. Saint-Maurice: Public health France [updated 02/01/2018; viewed on the 09/05/2018

[14] https://www.agoravox.fr/tribune-libre/article/gardasil-alerte-risque-imminent-d-206314 Gardasil, alert, imminent risk of mandatory vaccination against HPV unnecessary, and sometimes dangerous , for girls and boys.


 Fonte: http://www.medicinapiccoledosi.it

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