Tetano - Vaccinazione: l'altra faccia

Tetano - Vaccinazione: l'altra faccia

Il tetano è un grave disturbo del sistema nervoso causato da spore che vengono intrappolate nelle ferite non adeguatamente pulite e disinfettate. Il tetano non è una malattia contagiosa.
E’ causato dal batterio Clostridium tetani.

Si tratta di un bacillo Gram-positivo che cresce solo in assenza di ossigeno (cioè è anaerobo), ed è presente in natura sia in forma vegetativa, sia sotto forma di spore. Il germe in forma vegetativa produce una tossina, detta tetanospasmina, che è neurotossica e causa i sintomi clinici della malattia. Si tratta di una di una tossina estremamente potente, tanto che la quantità letale per un uomo è di circa 7 milionesimi di milligrammo. 

Il batterio è normalmente presente nell’intestino degli animali (bovini, equini, ovini) e nell’intestino umano e viene eliminato con le feci. Le spore possono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni e contaminano spesso la polvere e la terra. Possono penetrare nell’organismo umano attraverso ferite dove, in condizioni opportune (che si verificano specialmente nei tessuti necrotici), si possono trasformare nelle forme vegetative che producono la tossina. 

Il batterio non invade i tessuti ma la tossina raggiunge attraverso il sangue e il sistema linfatico il sistema nervoso centrale, interferendo con il rilascio di neurotrasmettitori che regolano la muscolatura, causando contrazioni e spasmi diffusi. (http://www.epicentro.iss.it/problemi/tetano/tetano.asp)

La sintomatologia comprende: depressione, mal di testa, contrazione muscolare, spasmi dei muscoli mascellari (rendendo difficile aprire la bocca), convulsioni.
L’incidenza di mortalità nei casi non trattati è stata stimata in una cifra non oltre al 50%.
Comunque, con una cura adeguata si ha la guarigione circa nel 90% dei casi.

Il tetano colpisce in Italia meno di 100 persone l’anno. L’età media delle persone nelle quali la malattia risulta fatale è 70 anni. Solitamente, le persone che muoiono per tetano sono già indebolite da molte altre patologie.
Il tetano neonatale è quasi sempre fatale. Colpisce soprattutto in alcuni Paesi poveri dove le donne partoriscono senza tenere conto (o senza averne la possibilità) delle più elementari norme igieniche.

Più di un secolo fa un ginecologo del reparto maternità dell’ospedale di Vienna (dott. Sennelweiss) aveva eliminato la micidiale febbre puerperale ed il tetano che uccideva puerpere e neonati con una semplice norma igienica: aveva obbligato il personale sanitario a lavarsi le mani prima di entrare in sala parto. Questa norma di buon senso gli fu fatale a causa del successo del suo reparto. Gli altri colleghi, che avevano alti livelli di mortalità nei loro reparti, lo fecero chiudere in manicomio, dove morì.

Secondo voi le cose sono molto cambiate?
Si afferma spesso che la vaccinazione antitetanica ha fatto sparire il tetano neonatale. In realtà la vaccinazione non ha nulla a che fare con la riduzione di quasi il 100% dei casi, poiché il vaccino non si somministra mai al di sotto dei 2 mesi di vita….

Da L.Chaitow, I pericoli della vaccinazione, Ipsa ed.:

“Una delle chiavi dell’efficienza del sistema nervoso immunitario è il rapporto tra i linfociti T induttori (helper) e i linfociti T soppressori (suppressor). I linfociti T induttori aiutano i linfociti B a produrre antigeni, e partecipano anche alla funzione di distruzione di virus e di cellule tumorali mediata da altri tipi di linfociti T.  I linfociti T soppressori modificano e regolano il grado di risposta di ogni attività antivirale o antitumorale. Tutti cooperano all’armonico svolgimento della funzione immune. Tra i linfociti T circa il 60% è costituito da induttori, mentre i soppressori rappresentano il 20/30%. Questa proporzione è molto importante e, se interviene un cambiamento, la cosa può essere indice di una grave compromissione del sistema immune. Il controllo della proporzione tra induttori e soppressori rappresenta uno dei metodi principali per accertare i primi segni di Aids (sindrome di immunodeficienza acquisita). Il New England Journal of Medicine del 19 gennaio 1984 riportava una relazione su uno studio fatto su 11 individui sani, allo scopo di determinare gli effetti delle vaccinazioni antitetaniche di richiamo sul rapporto tra linfociti T induttori e soppressoti. Il metodo usato era quello complesso dello studio dell’immunofluorescenza indiretta, prima e dopo la vaccinazione. I risultati misero in evidenza che il rapporto normale era stato modificato in modo sostanziale in 4 degli 11 soggetti sani. Lo squilibrio era stato registrato tra il terzo e l’undicesimo giorno dall’immunizzazione, dopo di che vi era stato un ritorno al rapporto normale. Sebbene gli effetti fossero temporanei, era evidente che c’era stata una grave compromissione della funzione immunitaria. Quali effetti possano verificarsi sui bambini, in circostanze analoghe, sarà da appurare in ulteriori ricerche, ma non si vede cme evitare la conclusione che le ripetute vaccinazioni, di un tipo o di un altro, alle quali i bambini vengono assoggettati, specialmente nel rpimo anno di vita, devono comportare alterazioni nella proporzione tra i linfociti T induttori e T soppressori. Potrebbe essere questa la genesi dell’aumento delle risposte allergiche nei bambini più piccoli.

Il sistema migliore di impedire il tetano è la prevenzione, pulendo e disinfettando accuratamente tutte le ferite, e l’acqua ossigenata ove possibile è la soluzione migliore.
Il tetano è comunque una malattia che si può curare, anche con gli antibiotici.

“Per ridurre il pericolo di reazioni gravi alla vaccinazione antitetanica, il vaccino è stato notevolmente diluito, rendendolo clinicamente inefficace (I.Golden, Vaccination? A review of risks and alternative. Geelong, Victoria, Australia: Arum healing Centre, 1991). Robert S. Mendelsohn, But doctor, about that shot… The risks of immunizations and how to avoid them, Evaston, Il: The people’s doctor Newsletter, inc, 1988).”

Ricercando nella letteratura internazionale e nelle banche dati dei vari siti, si può trovare molto materiale che in Italia non è disponibile; nel sito del CDC di Atlanta (centro preso come riferimento da quasi tutti i ministeri della Salute del mondo), tra le altre cose si può trovare quanto segue, riferito all’antitetanica:“Efficacy of the toxoid has never been studied”, “l’efficacia del tossoide non è mai stata studiata”

Alcuni medici riferiscono che l’anatossina tetanica non protegge e presenta un’elevata incidenza mortale (H.Allen, Don’t get stuck: the case against vaccinations and injections, Oldsmas, FL: Natura Hygiene Press, 1985)

A conferma: Neurology 1992, 41:761-764
Tetano grave in pazienti immunizzati con titoli anti-tetano elevati: (stralcio dell’articolo)
“tetano grave (di grado III) si è manifestato in tre pazienti che avevano alti livelli di anticorpi anti-tetano. La malattia fu fatale in un paziente. Un paziente erra stato iper-immunizzato per produrre immunoglobuline tetaniche commerciali. Due pazienti avevano ricevuto vaccinazioni un anno prima della malattia. I titoli  di anticorpi anti-tetano erano 25 UI/ml a 0,15 UI/ml dell’emoagglutinazione e test ELISA.

USA, tra il personale militare, l’incidenza di tetano diminuì da 205 casi per 100.000 feriti (guerra civile) a 0.44 casi per 100.000 feriti (seconda guerra mondiale): una riduzione del 99,8% (Roxanne Bank, A. Mother researches immunization mothering Estate, 1980).

Comunque questa malattia stava scomparendo stabilmente nei Paesi in via di sviluppo molto tempo prima dell’introduzione del vaccino. Alcuni ricercatori attribuiscono questo declino ad una maggiore attenzione alle norme igieniche nel curare le ferite. Durante la seconda guerra mondiale furono registrati 12 casi di tetano: quattro di questi, ovvero il 33%, riguardavano militari adeguatamente vaccinati (E. Mortimer, Immunization against infectious desease, Scienza, vol.200 – 26/05/1978, p.905)

Del resto, è difficile immaginare che una vaccinazione contro il tetano possa essere efficace, poiché un primo attacco della malattia non conferisce immunità (Kitosato, Toledo e Veillon, Vaillard) e, nei laboratori, si possono veder morire di tetano i cavalli superimmunizzati che servono alla produzione del siero antitetanico. (Dott. R.Rendu, Le presse medicale, 1949)

Tale inefficacia è stata pubblicamente riconosciuta al tempo del lancio del nuovo vaccino antitetanico IPAD, in occasione del quale i francesi sono venuti a conoscenza del fatto che “l’ottimo vaccino di Ramon, messo a punto nel 1926, provocava talvolta reazioni allergiche e non era più utilizzato, per cui si finiva per usare soltanto il siero” (Science et vie, marzo 1974)

“il tetano resta una malattia terribile…Uccide ancora come cinquant’anni fa” (F.Delarue, Intossicazione da vaccino, Feltrinelli)

Ci si chiede allora a che cosa sia servito l’obbligo della vaccinazione. Si può soltanto constatare che “l’ottimo vaccino di Ramon” messo a punto cinquanta anni fa, ha dato prova della sua totale inutilità.

Oltre a non essere garantito che questo vaccino funzioni, non vengono segnalati gli effetti collaterali: sul libro del farmaco americano, il Physician’s Desk Reference, pag.1403, si possono leggere gli effetti collaterali del vaccino antitetanico prodotto a Lederle (invece nel Repertorio Farmaceutico Italiano c’è ben poco in merito): eritema, indurimento, gonfiore con reazioni locali, noduli, formazione di ascessi, atrofia sottocutanea nel luogo d’iniezione, febbre, mal di testa, mialgia, reazione tipo “arthus”, complicazioni neurologiche come convulsioni, encefalopatie, polineuropatie, sindrome di guillan-Barrè, orticaria, eritema multiforme, artralgia, shock anafilattico.

Si legge ancora: “Sono stati trovati in letteratura numerosi casi riportati che descrivono mielite trasversa dopo somministrazioni di richiami vaccinali tetanici (……) Un certo numero di casi riportati in letteratura associano lo sviluppo della neurite brachiale alla somministrazione di tossoide tetanico (ci risulta che questa patologia che insorge nei richiami vaccinali sia più diffusa di quello che riporta la letteratura, ndr). …. E’ biologicamente plausibile una reazione causale tra vaccinazione con tossoidi difterico e tetanico e artrite. “Adverse events associated with childhood vaccines – Evidence bearing on causality” – Vaccine safety Committee, ibision of health Promotion and Disease Prevention, Institute of Medicine – National Academy Press, Washington DC, 1993

Dal libro del farmaco Americano PDR (Physician Desk Reference): Nel 6% dei casi di tetano riportati durante il 1982 r 1983, nessuna ferita o altre condizioni potrebbero essere implicate. Nessuna lesione acuta della pelle, come ulcere o condizioni mediche come ascessi furono riportate nel 17% dei casi.” In questi casi l’unica esposizione al tossoide tetanico era stata attraverso la vaccinazione.

Dal libro “Tetanus and diphteria immunity in urban MN adults” di K.Crossley. “Questo studio verificava quanti avevano ricevuto il vaccino difto-tetanico su una popolazione di adulti di St.Paul nel Minnesota. Quelli che dissero di non aver mai ricevuto il vaccino contro il tetano mostrarono titoli protettivi nel 25% dei casi (14 su 57). Perché allora il CDC sostiene che non esiste un’immunità naturale contro il tossoide tetanico?

Danni da vaccino Antitetanico
Dal Journal of the Neurological Sciences, 1978, 37: 113-125 Sommario dello studio: “Unico caso è registrato in un paziente 42enne che aveva sofferto di tre episodi di neuropatia demielinizzante ognuno dei quali in seguito ad iniezione di tossoide tetanico. Il quadro clinico in ogni occasione era caratteristico di polineuropatia acuta idiopatica. Studi sulla conduzione nervosa effettuati durante il secondo e terzo episodio dimostrarono evidente rallentamento della velocità di conduzione. Una biopsia fu effettuata sul nervo surale dopo il terzo episodio e l’osservazione al microscopio elettronico incluso una modifica ipertrofica prominente, mostra una demielinizzazione macrofaga mediata.

Alcuni altri cenni bibliografici:

  • Paradiso G. et al. Titolo: Multifocal demyelinating neuropathy after tetanus vaccine (Neuropatia demielinizzante multifocale dopo vaccino antitetanico). Fonte: Medica (B Aires) 1990, 50(1):52-4.
  • Pantazopoulos, PE, “Perceptive deafness following prphylactic usa of tetanus antitoxin (sordità percettiva dopo profilassi con anatossina tetanica), Laryngoscope. Dec. 1965, 75:1832-1836.
  • Lleonart-Bellfill R, et al. Titolo: “Tetanus toxoid anaphylaxis (anafilassi da tossoide tetanico). Fonte: DICP. 1991 Jul-Aug; 25 (7-8):870.
  • Farbaky M. Titolo: Neuological complication afetr vaccination by tetanic anatoxin (complicazione neurologica dopo vaccinazione con anatossina tetanica). Fonte: Cesk Epidemiol Mikrobiol Imunol. Jan, 30(1):10-2 Slovak.
  • Fenichel GM Titolo: Neurologic complications of tetanus toxoid (complicazioni neurologiche del tossoide tetanico). Fonte: Arch. Neurol. 1983 Jun, 40(6):390.
  • Dieckhofer K. Et al. Titolo: Neurologic disorders following tetanus vaccination. A case report. (disordini neurologici dopo vaccinazione antitetanica). Fonte: Med Welt 1978 Nov.3, 29(44):1710-2.

Queste sono solo alcuni cenni, chi vuole può divertirsi e continuare la ricerca, troverà delle amare sorprese…

Ultima riflessione: fino al 1900 la terra veniva lavorata senza l’ausilio i macchine e i campi erano concimati esclusivamente con letame, fonte primaria della diffusione della spora del tetano. I lavori erano eseguiti con le mani nude con conseguenti: tagli, abrasioni, ecc.ecc. Eppure non c’erano “epidemie” di tetano. Come mai? Certo il tetano è una malattia pericolosa, bisogna prestare la dovuta attenzione, come per tutte le altre malattie, ma siamo convinti, anche grazie a quanto sopra esposto, che la vaccinazione non risolve il problema del tetano, solamente con la nostra attenzione e buon senso lo possiamo prevenire. Perché allora non c’erano epidemie? Perché il sistema immunitario crea gli anticorpi antitossina tetanica anche senza la vaccinazione, e questo è dimostrato dalle analisi dell IGG anti tossina tetanica fatte sui bambini non vaccinati…

Corvelva

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