Il caso Capua

Il ministro Beatrice Lorenzin promuove l'indagato

Il ministro Beatrice Lorenzin promuove l'indagato

Da anni è considerato un personaggio di grande influenza nelle stanze del ministero della Salute. E Beatrice Lorenzin ha appena promosso Romano Marabelli, 60 anni, nominandolo segretario generale del dicastero. Lo ha fatto senza dare attenzione alle rivelazioni de “l'Espresso” , che un mese fa ha pubblicato il nome del dirigente pubblico tra gli indagati nella maxi-inchiesta della procura di Roma sul business dei virus. Negli atti degli inquirenti al ruolo di Marabelli è dedicata molta attenzione: è stato per decenni il numero uno delle questioni veterinarie, dirigendo il dipartimento del ministero. A lui si rivolgeva il vertice dell'Istituto zooprofilattico delle Venezie, cuore dell'istruttoria, per concludere affari di una certa importanza economica. Secondo i carabinieri del Nas, che hanno condotto l'indagine, nel 2006 a Marabelli sarebbero state pagate somme di denaro per chiudere un contratto per la vendita al governo olandese di un brevetto sui test contro l'epidemia di aviaria.

Quella in cui è coinvolto Marabelli è un'istruttoria che ha messo in luce gravi distorsioni nella gestione delle emergenze sanitarie, a partire dall'allarme per l'epidemia di aviaria. Intercettazioni e sequestri hanno ricostruito un contrabbando internazionale di virus, con il rischio di diffondere epidemie: il tutto per conquistare il ricco mercato dei vaccini. Un intreccio di affari che riguarda soprattutto la tutela degli allevamenti ma che, secondo gli inquirenti, ha esposto anche la popolazione al pericolo di epidemie. La procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati altre trenta persone, fra medici, ricercatori, funzionari del ministero della Salute, dirigenti dell'Istituto profilattico delle Venezie e manager di case farmaceutiche, accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d'asta, abuso d'ufficio e traffico illecito di virus. ( Qui la replica di Romano Marabelli )

Fra gli indagati c'è pure la virologa Ilaria Capua, attuale parlamentare di Scelta Civica, che ha respinto con decisione tutti gli addebiti: «Mai commesso illeciti». Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo sta completando gli atti d'indagine ed è attesa la sua decisione sulla sorte del procedimento: alcuni dei reati contestati risalgono al 2006 e potrebbero essere prossimi alla prescrizione.

Le ipotesi contro Marabelli nascono soprattutto dalle telefonate intercettate. Secondo l'indagine dei carabinieri il contatto con Marabelli lo teneva il direttore generale dell'Izs veneto, Igino Andrighetto, che lo andava a trovare a Roma: secondo gli investigatori a volte questi viaggi erano organizzati per una «dazione di denaro». L'accusa sostiene che «la conferma sull'ipotesi di una eventuale dazione di denaro in favore di Marabelli emerge molto chiaramente in una conversazione registrata quando Andrighetto sostiene di essere stato molto abile e di aver lasciato un collega in auto in modo da parlare da solo con Marabelli dei soldi che arriveranno dal governo olandese. Da questa somma ne deriverà un utile anche per le persone del Ministero che hanno dato una mano». ( Qui la replica di Igino Andrighetto )

Il direttore generale dell'Izs parlando con i suoi interlocutori coinvolti nell'inchiesta, riferendosi a Marabelli dice: «Bisognerà vedere come fargli avere i soldi perché col ministero si fa fatica a ragionare. E comunque un sistema si troverà». Millanterie? L'istruttoria romana insiste molto sulla posizione che Marabelli occupava nel 2006: da lui dipendevano tutte le autorizzazioni del settore veterinario, fondamentali per le attività degli allevamenti.

Le valutazioni degli investigatori dei Nas nei suoi confronti sono molto dure. «Altri aspetti illeciti da non ritenersi sicuramente disgiunti da quelli già affrontati del contrabbando dei virus dell’influenza aviaria e del reale rischio di epidemia derivante dall’impiego di vaccini ad uso veterinario per l’influenza aviaria realizzati in maniera clandestina, sono poi quelli riferiti ad una serie di condotte illecite riconducibili all'abuso d’ufficio, che dimostrano in maniera esplicita la volontà dei funzionari ministeriali, Romano Marabelli, Gaetana Ferri e Ugo Vincenzo Santucci, nonché di quelli dell’Izs, Stefano Marangon e Ilaria Capua, di “favorire” intenzionalmente l’interesse commerciale della ditta farmaceutica Merial Italia spa, attraverso la cessione dei ceppi virali ed il conseguente interessamento al rilascio delle prescritte autorizzazioni alla produzione dei vaccini, in danno delle altre industrie farmaceutiche del settore». ( Qui la replica di Gaetana Ferri )

Sempre secondo gli investigatori «in questa ottica va interpretato il rilascio, ritenuto illecito, alla Merial Italia, dal 2000 al 2006, delle autorizzazioni per la produzione di vaccini da impiegarsi nei relativi piani di vaccinazione di emergenza, in netto contrasto con quanto sancito da una normativa e senza, peraltro, ricorrere ad alcuna procedura di affidamento a trattativa privata e/o gara d’appalto, in evidente danno delle altre ditte concorrenti ed in particolare della ditta Intervet».

Per gli inquirenti è «palese la configurabilità della rivelazione del segreto d’ufficio, di cui Ugo Vincenzo Santucci risulta essersi reso responsabile, in funzione della commissione di un delitto ancor più grave, quale quello della turbata libertà degli incanti in cui sarebbero correi anche gli altri funzionari ministeriali e dell’Izs di Padova, quali Romano Marabelli, Igino Andrighetto, Francesco Favretti, i componenti della Commissione tecnico-economica, e poi Stefano Marangon, Ilaria Capua, oltre che, naturalmente, Paolo Candoli (manager della Merial Italia spa) e Elena Prandini». E scrivono: «il ricorso alla trattativa privata che ha evitato lo svolgimento della gara d’appalto, come concordato nel corso dei dialoghi telefonici intercettati (nel gennaio 2006 ndr), veniva giustificato facendolo apparire come un provvedimento contingibile ed urgente che consentiva, fra l’altro, la disponibilità immediata di tre milioni di dosi di vaccino H5N9 della Merial Italia spa, dosi che di fatto erano già state impiegate nell’ambito del piano annuale di vaccinazione di emergenza del 2006».

Che Marabelli fosse sotto inchiesta lo ha rivelato “l'Espresso”, senza ricevere smentita. Ma la notizia non ha pesato sulla scelta del ministro Lorenzin, ratificata dal consiglio dei ministri. Ora come segretario generale sarà una sorta di regista del funzionamento del dicastero, alle dirette dipendenze del ministro: avrà il compito di coordinare le attività delle direzioni generali e gli interventi in caso di emergenze sanitarie internazionali. E farà poi da raccordo con le direzioni generali per le attività delle Conferenze delle Regioni, quelle in cui si stabiliscono le linee della politica sanitaria del Paese.


Fonte: https://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/05/21/news/il-ministro-beatrice-lorenzin-promuove-l-indagato-1.166293

Corvelva

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