La vaccinazione contro il SARS-CoV-2 può provocare un'epatite dominante da parte delle cellule T CD8
Background e obiettivi: Sono stati descritti episodi di epatite autoimmune in seguito all'infezione da SARS-CoV-2 e alla vaccinazione, ma la loro fisiopatologia rimane poco chiara. Qui riportiamo il caso di un uomo di 52 anni, che ha presentato episodi bimodali di epatite acuta, ciascuno dei quali si è verificato 2-3 settimane dopo la vaccinazione con BNT162b2 mRNA. Abbiamo cercato di identificare i correlati immunitari sottostanti. Il paziente ha ricevuto budesonide orale, ha avuto una ricaduta, ma ha raggiunto la remissione con gli steroidi sistemici.
Metodi: Su tessuto bioptico epatico è stata eseguita la citometria di massa per immagini per la profilazione immunitaria spaziale. La citometria a flusso è stata eseguita per sezionare i fenotipi delle cellule T CD8 e identificare le cellule T specifiche per la SARS-CoV-2 e per l'EBV in modo longitudinale. Gli anticorpi indotti dal vaccino sono stati determinati mediante ELISA. I dati sono stati correlati con i risultati clinici di laboratorio.
Risultati: L'analisi del tessuto epatico ha rivelato un infiltrato immunitario quantitativamente dominato da cellule T CD8 citotossiche attivate con distribuzione panlobulare. È stato inoltre osservato un arricchimento di cellule T CD4, cellule B, plasmacellule e cellule mieloidi rispetto ai controlli. L'infiltrato intraepatico ha mostrato un arricchimento di cellule T CD8 con specificità SARS-CoV-2 rispetto al sangue periferico. In particolare, la gravità dell'epatite si correlava longitudinalmente con un fenotipo citotossico attivato delle cellule T CD8+ periferiche specifiche per la SARS-CoV-2, ma non per l'EBV, né con le immunoglobuline indotte dal vaccino.
Conclusioni: La vaccinazione con COVID-19 può provocare un'epatite immuno-mediata distinta dominata dalle cellule T con un pato-meccanismo unico associato all'immunità antigene-specifica tessuto-residente indotta dalla vaccinazione che richiede un'immunosoppressione sistemica.
Riassunto: l'infiammazione epatica si osserva durante l'infezione da SARS-CoV-2, ma può verificarsi anche in alcuni individui dopo la vaccinazione e condivide alcune caratteristiche tipiche della malattia epatica autoimmune. In questa relazione, dimostriamo che le cellule T altamente attivate si accumulano e si distribuiscono uniformemente nelle diverse aree del fegato in un paziente con infiammazione epatica a seguito della vaccinazione SARS-CoV-2. Inoltre, all'interno della popolazione di queste cellule T epatiche, si osserva un'infiammazione del fegato che si verifica dopo la vaccinazione. Inoltre, all'interno della popolazione di queste cellule T infiltranti il fegato, abbiamo osservato un arricchimento di cellule T reattive al SARS-CoV-2, suggerendo che queste cellule indotte dal vaccino possono contribuire all'infiammazione epatica in questo contesto.