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Questa è la storia di una scorrettezza scientifica e di corruzione redazionale ed editoriale

Questa è la storia di una scorrettezza scientifica e di corruzione redazionale ed editoriale

Vi pubblichiamo la lettera appello del Dr Lluís Luján riguardante il ritiro di una pubblicazione scientifica che andava a studiare come la vaccinazione con adiuvante alluminio alterasse significativamente un alterazione cognitiva nelle pecore. Lasciamo a voi l'interpretazione. Naturalmente in fondo alla lettera vi pubblicheremo tutti i link e le fonti.


Funzione cognitiva e comportamento nelle pecore a cui siano stati inoculati ripetutamente vaccini contenenti adiuvanti di alluminio o soltanto adiuvante di alluminio

Di: Asín J, Pascual-Alonso M, Pinczowski P, Gimeno M, Pérez M, Muniesa A, de Pablo L, de Blas I, Lacasta D, Fernández A, de Andrés D, María GA, Reina R, Luján L
Pubblicato in: Pharmacological Research, Elsevier (doi: 10.1016/j.phrs.2018.10.019).

Uno studio accettato da Pharmacological Research (Elsevier) è stato ritirato lo scorso 8 marzo 2019 dal direttore senza una singola ragione, se non dei non dichiarati conflitti di interesse, paura della scienza e sicuramente pressioni dall’esterno, da parte di forze non meglio identificate. Potete leggere la storia nelle e-mail che seguono (in inglese), e trarre le vostre conclusioni. Il nostro studio correla l’utilizzo di alluminio come adiuvante nei vaccini con un’alterazione del comportamento nelle pecore e deve essere risultato estremamente rilevante nell’ambito della sicurezza vaccinale se li ha spinti a comportarsi in un modo così anti-scientifico e corrotto.

Le persone coinvolte in questa questione scandalosa sono:

Individui maggiormente responsabili:

  1. Emilio Clementi, Direttore, Pharmacological Research.
    Professore all’Università di Milano
    (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
    (già noto a livello mediatico per il caso di un articolo definito “novax” che ha irritato non poco il professore)

  2. Anne Marie Pordon, Editore di Pharmacology and Pharmaceutical Sciences per Elsevier
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Scorrettezza scientifica: entrambi hanno deciso di ritirare lo studio senza alcuna ragione scientifica, prima di contattarmi per la prima volta (11 gennaio 2019). Le ragioni di questa decisione sono note soltanto a loro. Devono fornire le spiegazioni che a me sono state negate.

Complici:

  1. Elia Biganzoli
    Dipartimento di Scienze Cliniche e di Sanità Pubblica, Università di Milano
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Scorrettezza scientifica: Complice necessario di una contraffazione, ha falsato i dati statistici, sottolineando “limitazioni” che soltanto lui riesce a vedere. Deve spiegare le ragioni del suo modo di agire.

  1. Pasquale Maffia
    Docente universitario in immunologia. Università di Glasgow
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  1. Sonia Radice
    Facoltà di Medicina e Chirurgia. Università di Milano
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Scorrettezza scientifica: Spettatori fin dal principio di una cattiva condotta e non intervengono, quindi concordano con essa.


Breve sunto dei fatti chiave:

Uno studio intitolato “Funzione cognitiva e comportamento nelle pecore cui siano stati inoculati ripetutamente vaccini contenenti adiuvanti di alluminio o soltanto l’adiuvante di alluminio” del quale io sono l’autore corrispondente, viene presentato, revisionato, accettato e pubblicato online in Pharmacological Research (Elsevier) il 3 novembre 2018.

Vedasi schermata:

Il giorno 11 gennaio 2019 ricevo una e-mail dallo stesso direttore che aveva accettato il lavoro (E. Clementi): è molto preoccupato per alcune pressioni anonime che ha ricevuto in relazione al lavoro pubblicato e richiede una risposta urgente oppure ne ritirerà la pubblicazione. In modo piuttosto sospetto, fin dal principio, mi invita a ritirare io stesso il lavoro, cosa sulla quale (naturalmente) non posso trovarmi d’accordo e che dovrebbe essere assolutamente inaccettabile da parte di un direttore scientifico a questo punto (vedi pagina 5 di questo documento).

I “dubbi” (pagine 6 e 7) sono scritti in modo ingannevole, così da dare l’apparenza di “credibilità scientifica” ma mancano totalmente di fondamento scientifico.

Sono significativamente pieni di commenti calunniosi e contengono molti errori concettuali. Tutti questi commenti hanno ricevuto una risposta puntuale (vedi pagg. 14-21): non rimane in piedi un solo dubbio dopo la mia revisione. Dopo aver ricevuto la mia risposta, E. Clementi coinvolge un esperto di statistica (Elia Biganzoli), per “analizzare il materiale” (pagina 22).

Tuttavia, la risposta di Biganzoli è di effettuare un’altra ulteriore ricerca senza menzionare minimamente i precedenti “dubbi” né le mie risposte, indicando così che tutti i “dubbi” sono stati indiscutibilmente risolti. Biganzoli inizia la sua verifica dicendo che “il lavoro si occupa di un argomento scientifico molto delicato”, il che rende l’idea del tipo di pregiudizi da cui parte (pagina 24). Biganzoli fa alcune osservazioni (“limitazioni”, dice) e – significativamente – menziona un ben noto attivista pseudoscientifico di internet (David Hawkes) come se il principale problema del nostro lavoro fosse l’assenza di un suo riferimento (pagina 25). Nonostante queste forti circostanze pregiudiziali, raccomanda chiaramente di pubblicare lo studio così com’è (pagina 24). La risposta di E. Clementi è di ritirare il lavoro, senza alcuna ragione scientifica, sulla base di alcune di queste “osservazioni” effettuate da E. Biganzoli (pagina 26), evitando di considerare la conclusione principale di Biganzoli. Ai limiti dell’offesa, Clementi mi offre di sottoporre nuovamente lo studio mentre allo stesso tempo lo ritira: indescrivibile. Io reagisco immediatamente mostrando che non una singola osservazione da parte di E. Biganzoli è scientificamente concreta (pagine 27-30) e dichiaro che accetterò soltanto la pubblicazione dello studio così com'è in un numero della rivista, poiché non sussistono problemi di ordine scientifico. Il lavoro viene infine ritirato il giorno 8 marzo da E. Clementi (pagina 34), che commette una scorrettezza scientifica poiché non sussiste alcuna ragione per questo suo comportamento. Le ragioni che li hanno spinti a tanto vanno indagate.

Il ruolo giocato dalla delegata di Elsevier (A. M. Pordon) in questa vicenda è altrettanto scandaloso. Lei supporta pienamente la scorrettezza scientifica, cercando di giustificare ciò che è ingiustificabile (pagina 31). Da notare la sua frase: “Stiamo ritirando il lavoro (…)”, quindi lei è parte di tutto questo e ne è pienamente responsabile. La decisione di ritirare lo studio fu presa già prima di contattarmi la prima volta. Gli altri attori, Pasquale Maffia e Sonia Radice sono colpevoli di avere agito da spettatori di un crimine scientifico, senza fare alcuno sforzo di difendere la scienza di fronte ad una terribile ingiustizia: una vera prevaricazione scientifica.

La verità deve essere resa nota. Per favore, leggete le e-mail qui sotto e rendetevi conto del problema: la scienza che indica che la sicurezza dei vaccini non è davvero forte come ci viene raccontato viene ritirata dalla pubblicazione senza che vi siano ragioni scientificamente fondate: vogliono evitare che la gente sappia la verità, hanno bisogno di continuare a ripetere che non esistono lavori pubblicati che indichino la mancanza di sicurezza degli adiuvanti vaccinali di alluminio. Questa cosa deve cambiare il prima possibile. Voi potete fare qualcosa e vi sto chiedendo di agire:

  1. Scrivete alle persone implicate in questo scandalo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Chiedete loro le ragioni delle loro azioni: perché la scienza che mette in discussione la sicurezza dei vaccini viene rimossa senza alcuna motivazione scientifica, quali sono i loro conflitti di interesse, chi ha chiesto loro di compiere queste azioni di scorrettezza scientifica, dov’è la loro integrità scientifica, ecc. Se non sono in grado di dare una risposta, tutti loro devono dimettersi (o essere licenziati) dalle loro posizioni: un direttore che non è indipendente deve immediatamente rassegnare le dimissioni, il personale di redazione che supporta questo scandalo deve immediatamente rassegnare le dimissioni, i professori universitari che non hanno integrità scientifica non hanno nulla da insegnare e devono immediatamente dimettersi.
  2. Scrivete a Elsevier (vedere Elsevier.com per i contatti). Chiedete loro se è loro politica editoriale ritirare studi scientifici senza alcuna base di tipo scientifico, chiedete chi ha fatto loro pressione perché agissero in questo modo, chiedete perché tollerano che i loro impiegati e direttori commettano scorrettezze e chiedete che ripubblichino immediatamente il testo ritirato, con le loro scuse.
  3. Fate circolare questo documento il più possibile: ai vostri contatti, istituzioni, associazioni… Pubblicatelo in ogni pagina web che vi possa sembrare appropriata. Utilizzate i social media per farlo circolare. Abbiamo bisogno di una risposta massiccia.
  4. Contattate i giornalisti: Devono esserci giornalisti su questo pianeta disposti a denunciare i legami tra le case farmaceutiche, redazioni e direttori che lavorano attivamente (in maniera estremamente corrotta) per impedire che la verità sull’uso di alluminio e sulla sicurezza dei vaccini circoli liberamente tra le persone.

Naturalmente potete fare riferimento a me come il responsabile di aver rivelato queste conversazioni avvenute via email: non agisco mai in maniera anonima.

Lluís Luján
Dipartimento di Patologia Veterinaria
Università di Saragozza, Spagna
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10 marzo 2019


Fonti:

Corvelva

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