Le Comunicazioni

All’attacco della legge 210? Il “governo del cambiamento” in peggio!

All’attacco della legge 210? Il “governo del cambiamento” in peggio!

Per non farci mai mancare le buone notizie, tocca occuparsi dell’ultimo documento pubblicato dal Ministero della Salute: l’Atto di indirizzo per l'individuazione delle priorità politiche per l'anno 2019

Il pdf è scaricabile al seg. link: https://goo.gl/dbjhYH

Tra le priorità dunque del nostro ministero, leggiamo:

- [ ] ovviamente la PREVENZIONE. Si parte da stili di vita e alimentazione? No, l’apertura è dedicata alle “attività di prevenzione delle malattie trasmissibili soprattutto di rilevanza epidemica” … domanda: queste dannate epidemie che falcidiano il Paese con morti ovunque dove sono?

- [ ] Si prosegue parlando di vaccini a pagina 7, dove troviamo il richiamo “all’attività prevista dal PNPV (Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale) 2017/2019, in ogni suo contenuto, dando rilievo all’importanza della prevenzione vaccinale LUNGO TUTTO L’ARCO DELLA VITA e della comunicazione in tema di vaccinazioni, atta a rafforzare la scelta consapevole dei cittadini in materia e ad incrementare la diffusione della CULTURA DELLA VACCINAZIONE (immunization literacy), tenuto conto delle disposizioni dettate DAL DECRETO LEGGE 7 GIUGNO 2017 N.73 (la legge Lorenzin ndr) SENZA TRASCURARE IL VERSANTE INTERNAZIONALE IN CUI IL PAESE E’ IMPEGNATO”. 


Tradotto: continuare a perseverare sulla strada tracciata dalla precedente legislatura. Peccato, dal governo del cambiamento ci si aspetterebbe una qualche rottura sul tema che è stato tanto caro agli attuali legislatori, ovvero la libertà di scelta in campo vaccinale…

Leggendo queste righe ci si chiede se il ministro Grillo sia davvero la stessa persona che nel 2017, proprio a proposito di quel decreto legge qui menzionato, parlava di oligopolio nel mercato dei vaccini da parte di poche grosse case farmaceutiche, di un grosso mercato da 23 mld/anno in crescita costante, di relazioni dell’antitrust, di motivi economici commerciali nella proposta del DL73… ma anche più recentemente, la stessa persona che a giugno di quest’anno interveniva in un noto programma televisivo dichiarando che ci dovesse essere a tutti i costi una discontinuità con l’operato di Beatrice Lorenzin!


Allora la domanda sorge spontanea: se si ritiene assolutamente necessaria la discontinuità rispetto a quanto promulgato dal precedente esecutivo, perché si inserisce addirittura il DL73 in un documento nel quale - onestamente - si poteva benissimo fare a meno di menzionarlo? Sì, leggiamo che va rafforzata la scelta consapevole, ma subito dopo si fa il dovuto richiamo all’obbligatorietà introdotta nel 2017. Nessun cenno invece alla volontà di riformulare l’obbligatorietà o voler dare seguito ad altre proposte di legge, riaprire il dialogo, rivedere talune posizioni…il nulla.

- [ ] Infine, la ciliegina sulla torta arriva a pagina 33, dove c’è da sgranare gli occhi leggendo che i risarcimenti ed indennizzi sono oramai obsoleti, sì avete capito bene, è necessario rivedere (stavolta sì) l’attuale normativa a favore dei danneggiati da vaccinazioni obbligatorie (ed emotrasfusioni), perché, udite udite, la medicina ha fatto passi da gigante! Oggi chi subisce un danno può essere curato e dunque non ha più senso dare indennizzi a vita… Questo passaggio ve lo lascio leggere coi vostri occhi nell’immagine qui sotto. 


Insomma, se vi succede di beccarvi l’epatite C da trasfusione, oppure di essere quello sfortunatissimo UNOSUUNMILIONE (sono ironica) che si becca un danno da vaccino, no problem: la medicina vi corre in aiuto (lo Stato invece mica tanto).


Tra le altre cose, mi fa onestamente ribrezzo l’aver relegato l’unico accenno ai danneggiati da vaccino al capitolo “Politiche per l’efficienza gestionale”.  Sarebbe stato diciamo carino fare almeno finta di preoccuparsi del tema della sicurezza vaccinale (visto l’obbligatorietà imposta, e i numerosi studi scientifici che pongono questioni in merito) facendone un minimo o velato accenno. Per esempio nel capitolo 2, dedicato alla comunicazione, dove ci informano che “tra le diverse tematiche si segnalano in particolare la promozione delle informazioni in materia di vaccinazioni”, inserire qualcosa come “informazioni su benefici E RISCHI” delle stesse sarebbe stato un buon modo di dare un segnale di discontinuità… Soprattutto in ragione del fatto che tra le leggi italiane ve ne sono anche alcune che prevedono come qualsiasi atto sanitario debba essere corredato da una cosuccia da nulla chiamata “consenso informato”, o del fatto che proprio nella legge 210 si prevede che le Asl, e dunque di riflesso il Ministero, si occupino di fare informazione anche sui rischi connessi alle vaccinazioni…Invece no, come sappiamo dal 2017 i danni da vaccino sono diventati “fake news”, e del cambiamento qui non v’è traccia, anzi si attenta anche all’ultima tutela della cittadinanza che un domani, privata del diritto alla salute, potrà pure essere privata del diritto all’indennizzo.

Purtroppo noi da tempo denunciamo la sempre crescente difficoltà nel veder riconosciuto il danno da vaccino ed ottenere il relativo indennizzo, difficoltà tali da rendere già oggi una chimera questo tipo di risarcimento, ma è evidente che non basta: il danno da vaccino deve semplicemente sparire, e per farlo la via più comoda e facile è quella di occultarlo, non riconoscerlo, far finta che non esista. 



Una piccola parentesi la vorrei dedicare alla parte del documento (capitolo 6) in cui si descrive il “Nuovo Sistema informativo e statistico sanitario” (NSIS). Ci viene spiegato che questo nasce per “rendere disponibile un patrimonio di dati centrato sull’individuo” e che si raccolgono tutte le informazioni sui contatti del singolo individuo con l’SSN (ricoveri, pronto soccorso ecc.) mettendo a disposizione del Ministero un “patrimonio informativo” (salta all’occhio l’utilizzo della parola patrimonio ripetuta due volte in poche righe) e che tutto ciò “consentirà di intercettare il percorso seguito dal paziente a fronte di un bisogno sanitario”… Ecco, in un clima di dittatura sanitaria sempre più evidente, con la caccia alle streghe in atto sia sul piano vaccini che sul piano della libertà di scelta di cura (dall’omeopatia all’erboristeria a tutte le cosiddette cure alternative) la cosa ha un non-so-che di inquietante…

Corvelva

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