Le Comunicazioni

Diffida 10 marzo 2019 - Nidi e Materne

Diffida 10 marzo 2019 - Nidi e Materne

Pubblichiamo a favore di tutti un modello di diffida che può essere utilizzata da coloro che, essendo entrati ad inizio anno scolastico con la formale richiesta di vaccinazione fatta all'ASL, si vedessero oggi richiedere nuova documentazione in vista del 10 marzo, pena l’esclusione.

Già l'anno scorso la data del 10 marzo aveva generato confusione perché i dirigenti chiedevano a chi aveva presentato la richiesta di appuntamento per vaccinazione la prova di aver vaccinato al 10 di marzo, cosa che non doveva essere; tanto è vero che con i soci Corvelva siamo intervenuti con le diffide tramite avvocato (gratuite) puntualizzando la differenza tra le due cose, ovvero scadenza del 10 marzo per chi autocertifica lo Stato vaccinale / fine anno scolastico per chi invece entrava con richiesta di appuntamento per vaccinazione.

In questo ultimo caso si ha teoricamente tempo fino alla fine dell'anno scolastico per iniziare il ciclo vaccinale, ma è chiaro ed evidente che quest'anno non si può più fare affidamento sulle tempistiche dilatate del 2017/2018 e, di conseguenza, bisogna avere anche bene a mente la realtà in cui stiamo vivendo e le istituzioni con cui ci dobbiamo confrontare, prima su tutti in Veneto la FISM, che ha dimostrato sino ad ora in ogni occasione di essere assolutamente politicizzata e a favore dell'obbligatorietà vaccinale, facendo di tutto per sbattere fuori i bambini non appena ce ne era la possibilità (con le dovute eccezioni, parliamo principalmente di atteggiamenti della dirigenza).

Quindi bisogna essere consapevoli che sulla carta le cose possono essere in un modo ma che la realtà poi con cui ci dobbiamo scontrare può essere tutta un'altra, e a quel punto bisognerà difendersi legalmente, tramite ricorsi ecc., con tutta una serie di valutazioni che vanno fatte, in termini economici, di tempo e anche di possibilità di spuntarla, perché ad un certo punto si possono mandare tutte le raccomandate che si vogliono ma è chiaro ed evidente che sarà l'ASL ad interrompere le comunicazioni (come già avvenuto) e ad inserire il nominativo tra gli inadempienti.

È necessario sapere a cosa si va incontro ossia, potenzialmente, a quello che è già successo durante lo scorso anno scolastico ovvero che la ASL comunica alla scuola l'inadempienza del bambino, il fatto che il bambino non è in regola, e dunque alcune sospensioni alla frequenza erano arrivate già prima della fine dello scorso anno scolastico.
A quel punto bisognerebbe intervenire legalmente con tutti i risvolti del caso, che ogni famiglia dovrà valutare attentamente, sapendo che comunque rispetto alla legge 119 che prevede l'obbligatorietà per 10 vaccini e che prevede un requisito di accesso per la frequenza ai servizi educativi per l'infanzia, non si è in regola.
Questo lo diciamo, non perché ci piace fare gli uccelli del malaugurio, ma perché poi i genitori si ritrovano in situazioni che hanno necessità di essere affrontate e con non pochi sacrifici e con risultati imponderabili (soprattutto).

Dire oggi che sicuramente tutti quanti frequenteranno fino a fine anno senza problemi, secondo noi e secondo la nostra esperienza con le scuole del territorio, le nostre ASL, e vedendo quanto accaduto lo scorso anno scolastico, non è corretto. Qualcuno si troverà con un dirigente intransigente e zelante che si bea del suo ruolo di funzionario pubblico, qualcuno con un'ASL che invita ad andare a vaccinare quando volete perché non dà più appuntamenti, qualcun altro ancora con una scuola che veramente vuole accogliere e farà il possibile per non fare atti di sospensione (peraltro non dovuti). Tutte queste variabili sono realtà, lo abbiamo già visto. Non esiste certezza di frequenza a termine senza intoppi per chi non è in regola.

Detto tutto ciò, mettiamo a disposizione questo documento da personalizzare ovviamente con i vostri dati e quelli della scuola, per dare uno strumento di prima difesa e anche di chiarimento di quello che la legge prevede. Consigliamo di utilizzarlo per dialogare, prima di tutto, con la dirigenza della scuola, e cercare di far capire che ciò che viene spacciato per legge non è affatto ciò che la 119 prevede.

Noi rimaniamo a disposizione di chi avesse necessità di assistenza, ma vi chiediamo di prendervi il tempo di leggere il documento e la legge per poter essere in grado di difendervi in prima persona.

Grazie, staff Corvelva


Download: CORVELVA-Diffida-Nidi-Materne-Marzo2019.pdf

Corvelva

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