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Appello internazionale: richiedete ai vostri governi la visione dei dati tecnico-scientifici dell’emergenza Covid-19!

Appello internazionale: richiedete ai vostri governi la visione dei dati tecnico-scientifici dell’emergenza Covid-19!

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Ci rivolgiamo a tutte le associazioni (e cittadini) dei Paesi che hanno vissuto e stanno vivendo misure e limitazioni simili a quella italiana. Abbiamo necessità di rendervi partecipi di un fatto che a nostro avviso è inaccettabile e vogliamo chiedere al resto del mondo di intraprendere un’azione allo scopo di fare luce sulle infinite ombre che avvolgono la situazione d’emergenza che stiamo affrontando.

Noi siamo un’associazione italiana 1 che dal 1993 combatte per la libertà di scelta in campo vaccinale e terapeutico, ma siamo qui a parlare oggi anche a quelle realtà che non si rispecchiano con il nostro modo di pensare e vivere la libertà.

Gli italiani hanno vissuto la pandemia Covid-19 seguendo pedissequamente tutte le regole imposte. Il popolo italiano ha accettato le restrizioni e le disposizioni del Governo ma nonostante ciò abbiamo passato mesi assistendo a programmi televisivi che mostravano l’uso di droni, elicotteri e imbarcazioni delle forze dell’ordine, rincorrere e identificare singoli cittadini a passeggio in strade deserte o spiagge vuote, 2-3-4-5-6-7 addirittura bloccare con le forze dell’ordine le funzioni religiose. Abbiamo visto i media puntare il dito sui runner, normali cittadini che si facevano la corsetta in solitaria sono diventati di punto in bianco spietati untori causa primaria dei contagi, stando alla narrazione mediatica.
Stiamo accettando silenziosi lo sgretolarsi silenzioso dell’economia del nostro Paese e il minimo che si dovrebbe ritenere scontato è che il Governo responsabile delle misure e delle limitazioni imposte facesse chiarezza, fosse disponibile a fornire prove, e dare risposte alla popolazione. 

Ogni scelta fatta dal Governo italiano per gestire l’emergenza Covid-19, aveva ed avrà come pilastro portante il parere di un Comitato Tecnico Scientifico (CTS). Un ristretto numero di persone ha dettato l’agenda di Governo, dal Lockdown nelle sue forme e nella sua durata, alle mascherine, al distanziamento sociale fino ad ogni atto normativo emanato sempre una volta “sentito il parere del Comitato Tecnico-Scientifico”.

Recentemente, tre avvocati facenti parte di una fondazione hanno deciso fare una richiesta di accesso agli atti (FOIA) e nello specifico la richiesta era quella di visionare i verbali del Comitato Tecnico Scientifico del 18 febbraio, 1 marzo, 7 marzo, 30 marzo e 9 aprile. I dati e pareri espressi e raccolti in questi verbali sono di fatto il motivo, la spinta, la base su cui il Governo ha emanato tutti gli atti inerenti alla gestione emergenziale Covid-19.

Dopo essersi visti in prima istanza rifiutare la loro richiesta, sono stati costretti a rivolgersi ad un tribunale. Il 23 luglio 2020 il Tribunale Amministrativo regionale della Regione Lazio (TAR) si era espresso a favore della pubblicazione dei documenti entro il 21 agosto. 8
Ed ecco il fatto sconvolgente e per noi inaccettabile: il Governo italiano, attraverso l’Avvocatura dello Stato, il giorno 31 luglio si è opposto 9 anche alla sentenza del Tribunale (TAR) motivando che la pubblicazione avrebbe recato  “danno concreto all’ordine pubblico e la sicurezza che la conoscenza dei verbali del Cts, nella presente fase dell’emergenza, comporterebbe sia in relazione alle valutazioni tecniche che agli indirizzi generali dell’organo tecnico”. 10

In data 5 agosto 2020, da fonti giornalistiche 11 e dagli stessi avvocati che avevano effettuato la richiesta di accesso agli atti, 12 apprendiamo che il Governo italiano pubblicherà questi verbali ma la questione resta inalterata:

Perché non rendere da subito trasparente quanto è realmente accaduto nella fase dell’emergenza? Se il Governo italiano ha agito su pareri di esperti, perché opporsi alla pubblicazione dei dati? Quali sono i contenuti di questi verbali che dovrebbero arrecare danni? Per quale motivo si prevederebbero addirittura danni all’ordine pubblico e alla sicurezza?

Noi nei prossimi giorni informeremo tutti sul contenuto di questi verbali, verificando assieme a molti esperti che ci affiancano, se le politiche emergenziali siano state correttamente intraprese, se fossero eque o esagerate o sproporzionate, fino ad almeno il termine dello Stato di Emergenza, ma il fatto che il Governo si sia opposto alla pubblicazione di documenti che dovrebbero essere pubblici, ci preoccupa notevolmente. Ricordiamo che le notizie della desecretazione dei verbali, se analizzate con onestà intellettuale, mostrano che è avvenuta unicamente per contrasti politici con le opposizioni parlamentari, non per vero ascolto e trasparenza verso la cittadinanza. 

Voi che ci leggete, sia normali cittadini che associazioni, avete a vostra disposizione uno strumento che nasce per questo tipo di azioni, il Freedom of Information Act, 13 ovvero la legge sulla libertà di informazione e accesso del pubblico ai dati detenuti dai governi nazionali. È un nostro diritto di conoscere ed avere accesso alle informazioni detenute dal governo! 

Chiunque, tramite un team legale ma anche in maniera autonoma, può improntare sulla stessa linea una richiesta di accesso agli atti volta a verificare quali siano i presupposti, i verbali, le documentazioni sulla base delle quali i vari Paesi hanno varato decreti e atti vari nel quadro della gestione dell’emergenza Covid-19, ovviamente in relazione a quegli atti che abbiano portato con sé una contropartita in termini economici e di limitazione delle libertà personali. Questo si rende a nostro avviso necessario non per sfiducia aprioristica ma per doveroso senso civico e compito di vigilanza, democraticamente esercitato con gli strumenti a disposizione, che esistono proprio a questi scopi. 

Se credete che ci siano i presupposti per sollevare leciti dubbi nella gestione del Covid-19 e se il vostro Governo non ha reso pubblici tutti i dati, pareri e “consigli” degli esperti dedicati all’emergenza Covid-19 che hanno portato a varare atti con inevitabile forte impatto sulla vita dei cittadini nel breve e lungo termine, richiedete voi stessi di rendere visionabili i dati e le relazioni originali!

Riproporre questa azione in vari Paesi aumenta le possibilità di fare luce sulla gestione di questa situazione emergenziale legata al Covid-19, laddove il governo italiano ha invece posto un veto a questa possibilità, almeno per ora. 

Siamo a disposizione di tutti gli interessati, per ciò che possiamo daremo delucidazioni ulteriori e il nostro aiuto a capire come sia stata proposta la richiesta qui e su come il Governo ha deciso di rispondere.

Agire a livello coordinato serve anzitutto a dare un segnale chiaro sulla necessità e volontà delle popolazioni di avere risposte, al contempo aumenta la possibilità di ottenere dati e risposte sul merito.

Grazie a tutti

Corvelva Staff


Documento sottoscritto da:

  • Sara Cunial, Parlamentare
  • Ivan Catalano, Presidente del comitato COSMI, ex Parlamentare ed ex Vicepresidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta “Uranio Impoverito”
  • Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio e Presidente commissione Pluralismo dell’informazione
  • ADER
  • CliVa Toscana
  • Colibrì Puglia
  • Cittadini liberi consapevoli Puglia
  • CReLDiS
  • GruppiUniti.it
  • Genitori del No Obbligo Lombardia
  • VacciPiano Sicilia
    … e molti altri

Riferimenti


Nazioni che hanno aderito al Freedom of Information Act

Corvelva

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