Il vaccino contro il Papillomavirus può causare lesioni e/o morte?

NOTA IMPORTANTE: Corvelva invita a informarsi in modo approfondito leggendo tutte le sezioni e link, oltre che i foglietti illustrativi e schede tecniche dei prodotti del produttore, e a parlare con uno o più professionisti di fiducia prima di decidere di vaccinare se stessi o il proprio bambino. Queste informazioni sono solo a scopo informativo e non sono da intendersi come consigli medici.
Il seguente articolo cerca di far luce sul vasto mondo delle reazioni avverse, con sguardo specifico su quello contro il Papillomavirus, ma vi esortiamo a leggere tutti i focus riportati qui sotto per comprendere le altre problematiche connesse, come il problema dei vaccini multipli, l’ipersensibilità a uno o più composti del vaccino, il problema SIDS e quello degli adiuvanti. La maggior parte di vaccini in commercio è prodotta, per scopi commerciali, in formulazioni spesso multiple e questo rende molto più vasto il tema del danno da vaccino.
Il problema dei vaccini multipli (clicca per aprire)
I calendari vaccinali attuali, soprattutto per l’età pediatrica, prevedono la somministrazione di più antigeni e vaccini in un'unica seduta, andando a privilegiare la comodità a discapito della sicurezza. Per poter fare un discorso specifico sulla sicurezza dei vaccini, dobbiamo obbligatoriamente prendere in considerazione la complessità del fenomeno, consigliando tutti i lettori di informarsi adeguatamente su tutti gli aspetti della vaccinazione, pro e contro.
Il Dott. Russell Blaylock,professore assistente clinico di neurochirurgia presso il Centro medico dell'Università del Mississippi, ha studiato per anni la “sinergia tossica” e ha potuto osservare che quando due pesticidi debolmente tossici, dove nessuno dei due è in grado di provocare la sindrome di Parkinson negli animali da esperimento, vengono combinati tra loro, possono causare la malattia anche in modo rapido e paragona questo fenomeno a quello dei vaccini multipli somministrati contemporaneamente: "Le vaccinazioni, se troppo numerose e troppo ravvicinate, si comportano come una malattia cronica".(a). Altri Due studi hanno confermato che si può verificare la morte infantile improvvisa dopo inoculazione di vaccini multipli in un'unica somministrazione.(b-c)
Uno studio pubblicato su Human and Experimental Toxicology ha evidenziato come le nazioni che prescrivono più vaccini in età pediatrica tendano ad avere maggiori tassi di mortalità infantile.(d) Per esempio, negli Stati Uniti, dove i bambini ricevono 26 vaccini, muoiono più di 6 bambini su 1000 nati vivi, al contrario, in Svezia e Giappone, dove si somministrano 12 vaccini in età pediatrica, si riportano 3 morti ogni 1000 nati vivi. Nello studio citato si considera anche il legame tra vaccini e SIDS.
Da uno studio svizzero pubblicato nel 2005 sull'European Journal of Pediatrics(e) si ricava che, in merito agli effetti sui bambini nati pretermine, l'incidenza di apnea ricorrente o aumentata e bradicardia dopo somministrazione di vaccini esavalenti è del 13%. Nello stesso anno, la stessa rivista ha pubblicato uno studio tedesco che aveva esaminato morti infantili improvvise dopo esavalente. Scrivono gli autori: «Questi risultati, basati su segnalazioni spontanee, non provano una relazione causale tra vaccinazione e morte infantile improvvisa, ma costituiscono un segnale riguardo uno dei due esavalenti disponibili; segnale che dovrebbe indurre a intensificare la sorveglianza delle morti infantili improvvise dopo vaccinazione».(f)
Nel 2006, viene pubblicata sulla rivista medica Vaccine(g) la lettera di un team di ricercatori dell'università di Monaco che riportava «sei casi di morte infantile improvvisa dopo vaccinazione esavalente.. Tutti trovati morti senza spiegazione 1-2 giorni dopo la vaccinazione». Erano stati classificati come tipici casi di morte infantile improvvisa ma la verifica autoptica aveva rilevato anomalie neuropatologiche e istologiche e tutti i bambini mostravano un importante edema cerebrale che li rendeva un'eccezione rispetto agli altri casi di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome). I ricercatori scrivevano che «Prima dell'introduzione del vaccino esavalente (negli anni 1994-2000), avevamo osservato il caso di un solo bambino su 198 con morte infantile improvvisa, morto subito dopo la vaccinazione DTP. Ma tra il 2001 e il 2004 avevano individuato cinque casi simili su 74 con SIDS. Ciò indicherebbe un aumento di tredici volte».
Sempre nel 2006 su Virchows Archiv(h), il team dell'Istituto di patologia dell'università di Milano ha scritto: «Esperti dell'European Agency for the Evaluation of Medical Products hanno analizzato la possibilità che ci potesse essere un legame tra vaccini esavalenti e alcuni casi di morte. Tra i partecipanti vi erano patologi con esperienza nel campo dei vaccini e della sindrome da morte infantile improvvisa che hanno condotto le autopsie.. ma, per quanto ne sappiamo, è stata prestata scarsa attenzione all'esame del tronco encefalico e del sistema di conduzione del cuore su sezioni seriali e non vi è stata la possibilità di stabilire un ruolo di innesco del vaccino per queste morti. Qui si riporta il caso di una bambina di 3 mesi morta improvvisamente dopo vaccinazione esavalente. L'esame del tronco encefalico su sezioni seriali ha rivelato una ipoplasia bilaterale del nucleo arcuato. Il sistema di conduzione del cuore presentava dispersione fetale persistente e degenerazione. Questo caso offre una comprensione unica del ruolo possibile del vaccino esavalente nell'innescare una conseguenza letale in un bambino vulnerabile. Ogni caso di morte improvvisa e inattesa che accade subito dopo la nascita o nella prima infanzia, soprattutto se dopo una vaccinazione, dovrebbe sempre essere sottoposto a esame necroscopico completo, secondo le linee guida».
Riferimenti
- Blaylock R, "Vaccinations: the hidden dangers", The Blaylock Wellness Report, maggio 2004, pp.1-9
- Ottaviani G. et al., "Sudden infant death syndrome (SIDS) shortly after hexavalent vaccination: another pathology in suspected SIDS?", Virchows Archiv., 2006, 448, pp. 100-104.
- Zinka B. et al., "Unexplained cases of sudden infant death shortly after hexavalent vaccination", Vaccine, luglio 2006, 24 (31-32), pp. 5779-5780.
- Miller N.Z. et a1 . , "Infant mortality rates regressed against number of vaccine doses routinely given: is there a biochemical or synergistic toxicity?", Hum. Exp. Toxicol., maggio 2011.
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- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15908063/
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16231176/
Il problema dell'alluminio (clicca per aprire)
Che cos'è l'alluminio?
L'alluminio è un metallo leggero di colore bianco-argenteo, plasmabile e resistente. Queste qualità lo rendono utile in numerosi settori e prodotti, tra cui macchinari, costruzioni, magazzini, pentole, utensili da cucina, tessuti, coloranti e cosmetici. L'alluminio è anche il metallo più abbondante nella crosta terrestre e praticamente tutto l'alluminio presente nell'ambiente si trova nel suolo. Tuttavia, l'alluminio non si trova naturalmente in quantità significative negli organismi viventi (come piante e animali) e non ha alcuna funzione biologica nota. Nell'ultimo secolo, l'uso dell'alluminio in alcuni prodotti ha portato a una maggiore esposizione umana. Le maggiori fonti di esposizione sono gli alimenti contenenti alluminio (ad esempio, lievito in polvere, alimenti trasformati, formule per bambini, ecc.), i prodotti medici (ad esempio, antitraspiranti, antiacidi, ecc.), le iniezioni di allergia e i vaccini.1-3
Perché l'alluminio è presente nei vaccini?
Alcuni vaccini utilizzano composti di alluminio (idrossido di alluminio e fosfato di alluminio) come coadiuvanti, ovvero ingredienti che aumentano la risposta immunitaria a un antigene (sostanza estranea).4-5 La Food and Drug Administration (FDA) statunitense afferma che se alcuni vaccini non includessero l'alluminio, la risposta immunitaria che scatenano potrebbe diminuire.6
Quali vaccini contengono alluminio?
I seguenti vaccini contengono alluminio e vengono somministrati a neonati, bambini e adolescenti (Fig. 1):
- Epatite B (HepB)
- Esavalente
- Difterite, tetano e pertosse (DTaP e Tdap)
- Haemophilus influenzae tipo b (PedvaxHIB)
- Pneumococco (PCV)
- Epatite A (HepA)
- Papillomavirus umano (HPV)
- Meningococco B (MenB)
Figura 1: Dalla nascita ai 18 anni vengono somministrate fino a 22 dosi di vaccini contenenti alluminio7-8
L'esposizione all'alluminio è sicura?
La FDA considera l'alluminio generalmente riconosciuto come sicuro (GRAS) dal 1975.9 Tuttavia, prima del 1990, non esisteva la tecnologia per rilevare accuratamente piccole quantità di alluminio somministrate ai soggetti negli studi scientifici.10 Di conseguenza, non si conosceva la quantità di alluminio che poteva essere assorbita prima dell'insorgenza di effetti negativi.
Dal 1990, grazie ai progressi tecnologici, si è osservato che le piccole quantità di alluminio che rimangono nel corpo umano interferiscono con una serie di processi cellulari e metabolici nel sistema nervoso e nei tessuti di altre parti del corpo.1-10-11 I maggiori effetti negativi dell'alluminio sono stati osservati nel sistema nervoso e vanno dalla compromissione delle abilità motorie all'encefalopatia (alterazione dello stato mentale, cambiamenti di personalità, difficoltà di pensiero, perdita di memoria, convulsioni, coma e altro).2-12
Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS) riconosce l'alluminio come una neurotossina nota.2 Inoltre, la FDA ha messo in guardia sui rischi della tossicità dell'alluminio nei neonati e nei bambini.13
REGISTRO FEDERALE: Il giornale quotidiano del governo degli Stati Uniti"Anche i neonati a termine con una funzione renale normale possono essere a rischio a causa della rapida crescita e dell'immaturità del cervello e dello scheletro, nonché dell'immaturità della barriera emato-encefalica. Fino all'età di 1 o 2 anni, i neonati hanno un tasso di filtrazione glomerulare inferiore a quello degli adulti, il che influisce sulla loro funzione renale. L'agenzia teme che i bambini piccoli e quelli con funzione renale immatura siano a maggior rischio di esposizione all'alluminio". |
Quanto alluminio orale non è sicuro?
Nel 2008 l'Agency for Toxic Substances and Disease Registry (ATSDR), una divisione dell'HHS, ha utilizzato gli studi sugli effetti neurotossici dell'alluminio per stabilire che non si dovrebbe assumere per via orale più di 1 milligrammo (1.000 microgrammi) di alluminio per chilogrammo di peso corporeo al giorno per evitare gli effetti negativi dell'alluminio.2
Quanto alluminio iniettato non è sicuro?
Per determinare la quantità di alluminio che può essere iniettata in modo sicuro è necessario convertire il limite di alluminio orale dell'ATSDR. Il limite ATSDR per l'alluminio orale (1.000 microgrammi di alluminio per chilogrammo di peso corporeo al giorno) si basa sullo 0,1% dell'alluminio orale che viene assorbito nel flusso sanguigno, poiché il tratto digestivo blocca quasi tutto l'alluminio orale.2 Al contrario, l'alluminio iniettato per via intramuscolare bypassa il tratto digestivo e il 100% dell'alluminio può essere assorbito nel flusso sanguigno nel corso del tempo (cioè, la proporzione di alluminio assorbito è 1.000 volte maggiore). Per tenere conto di queste diverse quantità di assorbimento, il limite di alluminio orale dell'ATSDR deve essere diviso per 1000. Questa conversione porta a un limite di alluminio nel sangue derivato dall'ATSDR di 1 microgrammo di alluminio (0,1% di 1.000 microgrammi) per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Di conseguenza, per evitare gli effetti neurotossici dell'alluminio, non più di 1 microgrammo di alluminio per chilogrammo di peso corporeo dovrebbe entrare nel flusso sanguigno su base giornaliera. La Figura 3 mostra il limite di alluminio nel sangue derivato dall'ATSDR per i neonati di varie età in base al loro peso.
Quanto alluminio c'è nei vaccini?
La quantità di alluminio nei vaccini varia.16 Nel 1968, il governo federale americano ha fissato il limite per la quantità di alluminio nei vaccini a 850 microgrammi per dose, in base alla quantità di alluminio necessaria per rendere efficaci alcuni vaccini.6-17 Di conseguenza, la quantità di alluminio nei vaccini infantili contenenti alluminio varia da 125 a 850 microgrammi per dose. La Figura 4 mostra il contenuto di alluminio di una dose di vari vaccini somministrati ai bambini.
Alcuni studi hanno confrontato la quantità di alluminio nei vaccini con il limite derivato dall'ATSDR (Agency for Toxic Substances and Disease Registry)?
Nel 2011 è stato pubblicato uno studio che intendeva confrontare la quantità di alluminio nei vaccini con il limite per il flusso sanguigno stabilito dall'ATSDR.18 Tuttavia, questo studio ha erroneamente basato i suoi calcoli sullo 0,78% di alluminio orale assorbito nel flusso sanguigno, anziché sul valore dello 0,1% utilizzato dall'ATSDR nei suoi calcoli.19-20 Di conseguenza, lo studio del 2011 ha ipotizzato che quasi 8 volte (0,78%/0,1%) l'alluminio possa entrare in sicurezza nel flusso sanguigno, e questo ha portato a una conclusione errata.
L'esposizione all'alluminio dei vaccini è sicura?
I vaccini vengono iniettati per via intramuscolare e la velocità con cui l'alluminio dei vaccini migra dal muscolo umano al flusso sanguigno non è nota. Gli studi condotti sugli animali suggeriscono che l'alluminio dei vaccini può impiegare da un paio di mesi a più di un anno per entrare nel flusso sanguigno, a causa di molteplici variabili.21-23 Poiché l'esposizione cumulativa all'alluminio dei vaccini nei bambini di età inferiore a un anno supera di diverse centinaia il limite giornaliero stabilito dall'ATSDR (Fig. 3 e 4), il limite sarebbe comunque superato se l'alluminio dei vaccini entrasse nel flusso sanguigno nel corso di circa un anno. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che l'alluminio dei vaccini viene assorbito dalle cellule immunitarie e raggiunge parti del corpo lontane dal sito di inoculo, compreso il cervello.24
L'entità degli effetti negativi dell'alluminio nei vaccini non è nota, poiché non sono stati condotti studi sulla sicurezza che confrontino una popolazione vaccinata con vaccini contenenti alluminio con una popolazione non vaccinata con tali vaccini.
Limite di alluminio del flusso sanguigno derivato dall’ATSDR2-14-15
Figura 3: questo grafico mostra il limite di alluminio per i bambini di varie età, come derivato dall'Agenzia per le sostanze tossiche e il registro delle malattie, una divisione del Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti. Il limite indica che non più di 1 microgrammo di alluminio per chilogrammo di peso corporeo dovrebbe entrare nel flusso sanguigno su base giornaliera per evitare gli effetti neurotossici dell'alluminio.
Quantità di alluminio nei vaccini
Riferimenti
- American Academy of Pediatrics, Committee on Nutrition. Aluminum toxicity in infants and children. Pediatrics. 1996 Mar;97(3):413.
- Agency for Toxic Substances and Disease Registry (ATSDR). Toxicological profile for aluminum. Washington, D.C.: U.S. Department of Health and Human Services; 2008.3, 13-24, 145, 171-7, 208.
- Yokel RA. Aluminum in food—the nature and contribution of food additives. In: El-Samragy Y, editor. Food additive. Rijeka (Croatia): InTech; 2012. 203-28.
- Marrack P, McKee AS, Munks MW. Towards an understanding of the adjuvant action of aluminium. Nat Rev Immunol. 2009 Apr;9(4):287.
- Volk VK, Bunney WE. Diphtheria immunization with fluid toxoid and alum-precipitated toxoid. Am J Public Health Nations Health. 1942 Jul;32(7):690-9.
- Baylor NW, Egan W, Richman P. Aluminum salts in vaccines—U.S. perspective. Vaccine. 2002 May 31;20 Suppl 3:S18-22.
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- U.S. Food and Drug Administration. Silver Spring (MD): U.S. Food and Drug Administration. SCOGS (Select Committee on GRAS Substances); [cited 2018 Aug 16]. https://www.accessdata.fda.gov/scripts/fdcc/?set=SCOGS.
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- Office of the Federal Register, National Archives and Records Service, General Services Administration. Rules and regulations. Fed Regist. 1968 Jan; 33(6):369.
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- Physicians for Informed Consent. Newport Beach (CA): Physicians for Informed Consent. Erratum in ‘Updated aluminum pharmacokinetics following infant exposures through diet and vaccination’; [cited 2020 Mar 6]. https://physiciansforinformedconsent.org/mitkus-2011-erratum/.
- Flarend RE, Hem SL, White JL, Elmore D, Suckow MA, Rudy AC, Dandashli EA. In vivo absorption of aluminium-containing vaccine adjuvants using 26Al. Vaccine 1997 Aug-Sept;15(12-13):1314-8.
- Verdier F, Burnett R, Michelet-Habchi C, Moretto P, Fievet-Groyne F, Sauzeat E. Aluminium assay and evaluation of the local reaction at several time points after intramuscular administration of aluminium containing vaccines in the Cynomolgus monkey. Vaccine. 2005 Feb 3;23(11):1359-67.
- Weisser K, Göen T, Oduro JD, Wangorsch G, Hanschmann KO, Keller-Stanislawski B. Aluminium in plasma and tissues after intramuscular injection of adjuvanted human vaccines in rats. Arch Toxicol. 2019 Oct;93(10):2787-96.
- Masson JD, Crépeaux G, Authier FJ, Exley C, Gherardi RK. Critical analysis of reference studies on the toxicokinetics of aluminum-based adjuvants. J Inorg Biochem. 2018 Apr;181:87-95.
Articolo tradotto da Physicians for Informed Consent
Gli effetti collaterali più comunemente segnalati della vaccinazione anti-Papillomavirus (HPV) includono: dolore, gonfiore e arrossamento nel sito di iniezione, nausea, mal di testa, febbre, affaticamento e dolori muscolari o articolari. Lo svenimento - definito episodio sincopale - in seguito alla vaccinazione HPV è stato segnalato di frequente e, di conseguenza, si raccomanda ai soggetti che ricevono il vaccino di rimanere seduti o sdraiati per prevenire la sincope e le potenziali lesioni che possono derivare da una caduta.(1)
Alcuni degli eventi avversi segnalati dai produttori durante gli studi clinici pre-licenza comprendono:
Gardasil - dolore al sito di iniezione, gonfiore, arrossamento ed ecchimosi, febbre, cefalea, nausea, vertigini, sincope, a volte in concomitanza con attività di tipo convulsivo, anafilassi, diarrea, vomito, tosse, infezione del tratto respiratorio superiore, congestione nasale, insonnia, malessere, dolore orofaringeo, rinofaringite, dolore addominale superiore, gastroenterite, appendicite, malattia infiammatoria pelvica, infezione del tratto urinario, polmonite, embolia polmonare, pielonefrite, broncospasmo e morte.(2)
Cervarix - dolore al sito di iniezione, arrossamento, ecchimosi e gonfiore, sincope, affaticamento, cefalea, sintomi gastrointestinali, rash, febbre, artralgia, mialgia, orticaria, infezione del tratto urinario, mal di schiena, dismenorrea, rinofaringite, influenza, infezione vaginale, faringite, infezione da clamidia, artrite, artrite reumatoide, celiachia, diabete mellito, eritema nodoso, malattia infiammatoria intestinale, ipertiroidismo, ipotiroidismo, sclerosi multipla, mielite trasversa, lupus eritematoso sistemico, trombocitopenia, vasculite, neurite ottica, vitiligine e morte.(3)
Gardasil 9 - dolore, gonfiore, arrossamento ed ecchimosi nel sito di iniezione, sincope, febbre, cefalea, nausea, vertigini, affaticamento, diarrea, infezione del tratto respiratorio superiore, dolore addominale superiore, dolore orofaringeo, mialgia, crisi asmatica, anafilassi e morte.(4)
Gli eventi avversi post-marketing segnalati per Gardasil 9 includono: embolia polmonare, porpora trombocitopenica idiopatica, linfoadenopatia, anemia emolitica autoimmune, pancreatite, astenia, brividi, affaticamento, malessere, broncospasmo, orticaria, anafilassi, encefalomielite acuta disseminata, vertigini, mielite trasversa, sindrome di Guillain-Barré, cefalea, malattia del motoneurone, paralisi, convulsioni, sincope (compresa la sincope associata ad altre attività simili a crisi epilettiche e a movimenti tonico-clonici) a volte con lesioni da caduta, trombosi venosa profonda, cellulite, mialgia, artralgia e morte.
Nell'ultimo decennio sono stati condotti numerosi studi e rapporti che collegano la vaccinazione HPV a malattie croniche nei bambini e nei giovani adulti. Queste includono anafilassi,(5) lupus,(6-7) eritema multiforme,(8) encefalomielite acuta disseminata,(9-10-11) mielite trasversa,(12) sclerosi laterale amiotrofica (SLA),(13) demielinizzazione del sistema nervoso centrale,(14-15) sclerosi multipla,(16) compresa la sclerosi multipla pediatrica,(17) sindrome di Guillain-Barre,(18-19) pancreatite,(20-21) sindrome infiammatoria intestinale,(22) neurite del plesso brachiale,(23) neurite brachiale,(24) neurite ottica,(25) neuromielite optica,(26) mioclono opsoclono,(27) sindrome del punto bianco evanescente,(28-29) atassia cerebellare acuta,(30) epatite autoimmune,(31) neuromiotonia autoimmune,(32) vasculite,(33) porpora trombocitopenica,(34) porpora trombocitopenica immune,(35) sindrome da tachicardia posturale ortostatica (POTS),(36-37-38) sindrome da dolore regionale complesso (CRPS),(39) sindrome da fatica cronica (CFS),(40) e disfunzione del nervo simpatico periferico.(41) Un questionario pubblicato(42) su persone sottoposte a vaccinazione HPV e incentrato su una combinazione di malattie croniche, tra cui POTS, CRPS e fibromialgia, ha rilevato che il 93% dei soggetti che riferivano sintomi correlati a queste condizioni erano ancora incapaci di lavorare o frequentare la scuola quattro anni dopo la vaccinazione. Inoltre, diversi studi hanno collegato la vaccinazione contro l'HPV all'insufficienza ovarica primaria, con conseguente riduzione della fertilità(43-44-45-46). Uno studio del 2018 ha rilevato tassi di gravidanza più bassi nelle donne che avevano ricevuto la vaccinazione HPV.(47)
Gli eventi avversi conseguenti alla vaccinazione HPV sono stati collegati anche a una condizione medica relativamente nuova, definita Sindrome autoimmune/infiammatoria indotta da adiuvanti (ASIA).(48) Nel 2011, il dott. Yehuda Shoenfeld, fondatore e direttore del Centro Zabludowicz per le malattie autoimmuni in Israele, ha pubblicato un documento che associa quattro condizioni mediche - la sindrome della Guerra del Golfo (GWS), la sindrome della miofasciite macrofagica (MMF) (una sindrome precedentemente correlata all'uso di coadiuvanti di alluminio), la siliconosi (una condizione correlata alle protesi mammarie al silicone) e i fenomeni post-vaccinazione (malattia cronica successiva alla vaccinazione) a una precedente esposizione agli adiuvanti.
Il Dr. Shoenfeld ha notato che i pazienti affetti da queste condizioni presentavano sintomi clinici molto simili. Da allora, alcuni studi pubblicati hanno collegato l'adiuvante di alluminio presente nel vaccino HPV a diverse condizioni di salute croniche, tra cui la sindrome da tachicardia posturale (POTS),(49) l'insufficienza ovarica primaria (POF),(50) l'epifaringite cronica,(51) la sindrome pseudo-neurologica,(52) e gravi sindromi somatoformi e disautonomiche.(53) Uno studio epidemiologico sui dati raccolti dal sistema federale di segnalazione degli eventi avversi ai vaccini (VAERS) ha stimato che 3,6 dosi di vaccinazione HPV su 100.000 hanno provocato sintomi coerenti con una diagnosi di ASIA.(54)
Uno studio sugli effetti della vaccinazione contro l'HPV ha rilevato che sia gli antigeni dell'HPV sia l'adiuvante di alluminio sembrano avere la capacità di scatenare reazioni autoimmuni e neuroinfiammazione nelle femmine di topo, con conseguenti cambiamenti nei modelli comportamentali.(55)
Sono stati pubblicati anche studi che collegano la vaccinazione HPV alla morte improvvisa in donne precedentemente sane. Uno studio pubblicato nel 2012 su due decessi in seguito a vaccinazione HPV ha concluso che gli antigeni HPV-16L1 presenti nei vaccini HPV possono potenzialmente causare vasculopatie autoimmuni fatali.(56) Sempre nel 2012, Sin Hang Lee, ricercatore e patologo abilitato, ha pubblicato un caso di studio riguardante la morte improvvisa e inspiegabile di una giovane donna sei mesi dopo aver completato una serie di tre dosi di Gardasil. La dottoressa Lee ha trovato nel sangue e nella milza DNA del gene HPV-16 simile ai frammenti di DNA del gene HPV-16 contenuti in Gardasil. Il DNA del gene HPV-16 LI era legato allo stesso adiuvante di alluminio presente nel vaccino, che lo proteggeva dalla degradazione. Non si sa ancora se questi frammenti di DNA HPV abbiano avuto un ruolo nella morte della ragazza.
Un articolo del 2017 pubblicato su Drug Safety ha esaminato i problemi di sicurezza associati alla vaccinazione contro l'HPV.(57) Sono stati analizzati i dati riportati nei sistemi di segnalazione delle reazioni avverse di diversi Paesi e si è riscontrato un numero relativamente elevato di segnalazioni di cefalea, vertigini, affaticamento e sincope associate a ricovero prolungato o debilitazione. Mentre alcune segnalazioni riportavano come diagnosi la Sindrome da Tachicardia Posturale Ortostatica (POTS), la Sindrome da Dolore Regionale Complesso (CRPS) o la Sindrome da Fatica Cronica (CFS), la stragrande maggioranza delle segnalazioni non riportava alcuna diagnosi. Questo studio ha anche rilevato un numero significativamente più elevato di eventi che comportavano una combinazione di vertigini e cefalea con sincope o affaticamento in seguito alla vaccinazione HPV rispetto alle reazioni avverse di altri vaccini. È stato inoltre osservato che queste combinazioni di sintomi sono state segnalate per la prima volta nei Paesi che hanno approvato e raccomandato per primi la vaccinazione HPV e che i sintomi segnalati sono persistiti a livello globale.
A causa di questi risultati, altri si sono chiesti se gli attuali strumenti di monitoraggio della sicurezza dei farmaci e dei vaccini siano in grado di rilevare e rispondere adeguatamente ai segnali che indicano l'esistenza di un problema serio con un prodotto attualmente in commercio.(58) Inoltre, uno studio del 2018 ha rilevato che solo circa la metà degli studi clinici disponibili sui vaccini HPV era stata completata prima dell'approvazione dei vaccini da parte della Federal Drug Administration (FDA) e dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA).(59) Lo studio ha anche rilevato che i produttori di farmaci hanno pubblicato solo i risultati di circa due terzi degli studi clinici sull'HPV, lasciando agli autori dello studio il dubbio che i produttori di farmaci stessero scegliendo selettivamente quali dati clinici pubblicare.
Nel dicembre 2017, Slate Magazine ha pubblicato una storia di copertina sugli studi clinici pre-approvazione del vaccino Gardasil.(60) Questo rapporto investigativo ha stabilito che gli studi di sicurezza pre-approvazione di Merck "hanno utilizzato un metodo contorto che ha reso impossibile una valutazione e una segnalazione oggettiva dei potenziali effetti collaterali durante tutte le settimane, tranne poche, della sperimentazione durata anni".(61) L'articolo ha osservato che agli sperimentatori clinici di Merck è stato consentito di utilizzare il giudizio personale nel segnalare i problemi medici come eventi avversi, consentendo essenzialmente agli sperimentatori dello studio di decidere quali sintomi potessero essere eventualmente correlati alla vaccinazione. Agli sperimentatori dello studio è stato inoltre consentito di elencare i nuovi problemi di salute successivi alla vaccinazione come anamnesi, non come eventi avversi, e di limitare il follow-up della sicurezza a 14 giorni dopo ciascuna delle tre dosi di vaccinazione Gardasil. L'indagine di Slate ha individuato diverse donne coinvolte nelle sperimentazioni pre-licenziamento di Gardasil che hanno riferito agli sperimentatori dello studio malattie croniche successive alla vaccinazione, ma i loro sintomi non sono mai stati segnalati da Merck.
Nell'aprile 2018, l'Indian Journal of Medical Ethics ha pubblicato un rapporto che suggerisce che l'aumento dei tassi di cancro cervicale in Svezia potrebbe essere associato alla vaccinazione HPV. L'autore dello studio, preoccupato di poter essere preso di mira per aver messo in dubbio la sicurezza o l'efficacia di un vaccino, ha scelto di pubblicare sotto falso nome senza contattare preventivamente la rivista. Inizialmente, la rivista ha deciso di consentire la pubblicazione dell'articolo nonostante l'inganno, dopo aver stabilito che l'autore aveva le credenziali necessarie e che si trovava di fronte a una minaccia credibile di danno, affermando che "le questioni sollevate sono importanti e la discussione su di esse è di interesse pubblico".(62) Tuttavia, due settimane dopo, successivamente all'aver ricevuto "preziosi consigli dal comitato editoriale della rivista e da altri", l'articolo è stato ritrattato.(63) La rivista, tuttavia, ha dichiarato di "sperare che l'ipotesi di possibili danni derivanti dalla vaccinazione di donne precedentemente esposte all'HPV sia attentamente esplorata in studi futuri".(64) I dati degli studi clinici pre-approvazione di Gardasil avevano precedentemente dimostrato una maggiore incidenza di neoplasia intraepiteliale cervicale (CIN) di grado 2 e 3 in donne precedentemente infettate con il particolare ceppo bersaglio del vaccino.(65)
Secondo i dati federali americani VAERS, al 31 gennaio 2023 sono stati segnalati 618 decessi in seguito alla vaccinazione HPV.(66) In Italia è impossibile conoscere questo dato.
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Il presente articolo è riassunto e tradotto da National Vaccine Information Center.