Il tetano è causato dal batterio Clostridium tetani (C. tetani), un organismo anerobico e gram-positivo capace di formare spore. Queste spore si trovano nel terreno, nel letame e nel tratto digestivo di animali e umani, e sono state identificate anche nell'eroina contaminata e sulle superfici cutanee(1).
Il C. tetani produce due esotossine: la tetanolisina, la cui funzione non è ancora ben chiarita, e la tetanospasmina, una neurotossina direttamente implicata nei sintomi clinici del tetano(2).
Questi batteri non sopravvivono in ambienti ricchi di ossigeno, ma resistono a molti agenti chimici e a elevate temperature(3). Ferite poco sanguinanti e coperte da tessuti possono offrire l'ambiente anaerobico ideale per la proliferazione di questi batteri(4).
Dopo l'ingresso nel corpo le spore possono germinare in condizioni anaerobiche producendo tossine che si diffondono nell'organismo. Il periodo di incubazione varia da tre giorni a tre settimane(5). I sintomi iniziali includono rigidità muscolare della mascella e del collo, cefalea, convulsioni, alterazioni della frequenza cardiaca e pressione, febbre e brividi. Le complicazioni possono essere severe, inclusi fratture, spasmi delle corde vocali, difficoltà respiratorie, embolia polmonare, polmonite, infezioni nosocomiali e morte(6).
Esistono quattro forme di tetano: il più comune è il tetano generalizzato, che costituisce circa l'80% dei casi e inizia spesso con spasmi muscolari della mascella e sono noti come "trisma". Può presentarsi anche con spasmi che coinvolgono altre parti del corpo(7). Il tetano localizzato causa spasmi vicino alla ferita ed è generalmente più lieve, spesso in individui precedentemente vaccinati, ma può evolvere in tetano generalizzato. Il tetano cefalico, associato a infezioni dell'orecchio o lesioni alla testa, è raro ma grave e può portare a paralisi dei nervi cranici. Il tetano neonatale, quasi scomparso negli USA, rimane una minaccia nei paesi in via di sviluppo e si verifica in neonati nati in condizioni non igieniche (8).
Il trattamento include l'ospitalizzazione immediata e l'applicazione di immunoglobuline antitetaniche umane (TIG), insieme a cure per le ferite, farmaci antispastici, supporto respiratorio e antibiotici (9). La guarigione può richiedere mesi(9).
Non esistono risultati di laboratorio per confermare il tetano e la diagnosi si basa sui sintomi clinici. Inoltre, solo il 30% circa delle ferite dei pazienti a cui è stato diagnosticato il tetano risulta positivo al batterio del tetano.(10)
Il tetano è una malattia a notifica obbligatoria dal 1955 (11) e nel 2018 sono stati segnalati 92 casi nell'UE/SEE, di cui 48 confermati(12).
