Lettera aperta ai soci e sostenitori di Corvelva, e a tutti gli utenti che ci leggono.
Siamo tutti spettatori di un momento buio e di una sempre maggiore pressione esercitata sulla popolazione affinché si decida a capitolare, a cedere ai ricatti, a barattare princìpi ed ideali per una "inclusione" nella nuova società del disgraziato.
Vi scrivo per condividere con voi tutti alcune riflessioni che spero possano essere d'aiuto, se non altro a fare il punto della situazione e di cosa abbiamo davanti a noi.
In questo momento sentiamo una crescente stretta, che diviene palpabile attraverso le leggi emanate e le misure stringenti adottate man mano, ma soprattutto viene fatta percepire attraverso lo strumento più potente che i governanti hanno a disposizione: i mass-media. E poco importa che rispondiate "io la TV non la guardo-non ce l'ho": ce l'ha il vostro vicino o il vostro datore di lavoro o vostra madre, e tanto basta a farvi sentire braccati (parlo per i più).
Ebbene ve lo dico: peggiorerà, sta peggiorando, stamattina mi sono imbattuta in una circolare aziendale di una grande azienda del nord che pretende di inserire il green pass come misura per far lavorare i suoi dipendenti, pena la sospensione dal lavoro. Lo potranno fare? Andranno denunciati? Sarà ritenuto illegale dal primo giudice chiamato ad esprimersi? Sì, ma intanto... Intanto abbiamo sempre più persone sotto ricatto e sempre più persone che vivono nella paura, nell'ansia e nella preoccupazione.
Grande punto di domanda, poi, quello che pende sul mondo scolastico, fonte di estrema preoccupazione per i genitori, nonchè per i dipendenti del Miur coinvolti.
Vi ascoltiamo, vi leggiamo, vi "sentiamo", ogni giorno. Viviamo le stesse cose.
Che dirvi? Che siamo ad uno di quei punti di svolta, uno di quei momenti storici in cui BISOGNA RESISTERE, ANCORA E ANCORA.
Bisogna aver chiaro che non sarà facile, bisogna sapere che è così, bisogna guardare in faccia la realtà subito, per non crollare non appena questa realtà bussa alla nostra porta. Va messo in conto lo scontro verbale, vanno messi in conto gli attacchi, vanno messi in preventivo le intimidazioni e i ricatti sul posto di lavoro, e in tutte le sedi dove "il potere" riesce a farsi sentire.
Le grandi aziende, ad esempio, fanno in genere parte di quei luoghi, di una lobby ampia e potente che crede di esercitare il proprio potere sui suoi schiavi, che sareste voi, saremmo noi.
E se tutto questo lo ritenete ingiusto, dovete sapere che servirà combattere, resistere e combattere, anche solo rimanendo al proprio posto, anche solo non arretrando di un millimetro rispetto alle proprie convinzioni, anche solo non lasciandosi piegare. Sarà dura? probabilmente sì. Quasi certamente. Per questo dobbiamo essere pronti. Io credo che siamo alle battute finali, ma queste battute finali saranno pesanti.
Servirà coraggio e servirà reagire - anche per vie legali - in ogni modo possibile. Perchè vi dico ciò? Per abbattervi? Per deprimervi? NO, PER SPRONARVI.
Che siamo tanti lo avete visto ne abbiamo avuto riprova pochi giorni fa, con quella marea umana che si è riversata nelle piazze e che si è ritrovata, con la gioia nel cuore, INSIEME. Ecco, dobbiamo rimanere tanti.
Dobbiamo sapere che questa battaglia bisogna vincerla, e che per farlo servirà una cosa sopra ogni altra: NON CEDERE. Non cedere ai ricatti, essere disposti, intimamente, ad affrontare a testa alta questi tempi bui. E forse resistere sarà sufficiente.
Non ne abbiamo la certezza, ma la certezza che deve guidarci è un'altra: RESISTERE E' L'UNICA ALTERNATIVA POSSIBILE, COSTI QUEL CHE COSTI, PERCHE' CEDERE E' FUORI DISCUSSIONE.
Ci si potrà difendere legalmente? sì, ma prima bisogna essere disposti a non cedere. Un esempio lampante ci è arrivato dal mondo sanitario: in tanti hanno resistito e resistono ancora, hanno messo in conto di poter perdere lo stipendio, e hanno ottenuto come risultato che il sistema ha dovuto retrocedere (congelando le sospensioni). Questa è la strada.
Chi non è disposto, chi vive governato dalla paura e non dalla chiarezzainteriore, ma anche alcuni che davvero non hanno alternative (ci sono), cederà. Ma siamo tanti, e insieme possiamo davvero fare la differenza. Certamente la facciamo per noi stessi. Siate fari di voi stessi. E tenete duro. dopo la tempesta arriva sempre il sereno.
E' una tempesta un po' più lunga del solito? Nì, storicamente si è vissuto di peggio, anche per ottenere i tanti diritti che oggi diamo per scontati.
Avanti a testa alta amici, nervi saldi e obiettivi chiari. Libertà.
Siamo tutti spettatori di un momento buio e di una sempre maggiore pressione esercitata sulla popolazione affinché si decida a capitolare, a cedere ai ricatti, a barattare princìpi ed ideali per una "inclusione" nella nuova società del disgraziato.
Vi scrivo per condividere con voi tutti alcune riflessioni che spero possano essere d'aiuto, se non altro a fare il punto della situazione e di cosa abbiamo davanti a noi.
In questo momento sentiamo una crescente stretta, che diviene palpabile attraverso le leggi emanate e le misure stringenti adottate man mano, ma soprattutto viene fatta percepire attraverso lo strumento più potente che i governanti hanno a disposizione: i mass-media. E poco importa che rispondiate "io la TV non la guardo-non ce l'ho": ce l'ha il vostro vicino o il vostro datore di lavoro o vostra madre, e tanto basta a farvi sentire braccati (parlo per i più).
Ebbene ve lo dico: peggiorerà, sta peggiorando, stamattina mi sono imbattuta in una circolare aziendale di una grande azienda del nord che pretende di inserire il green pass come misura per far lavorare i suoi dipendenti, pena la sospensione dal lavoro. Lo potranno fare? Andranno denunciati? Sarà ritenuto illegale dal primo giudice chiamato ad esprimersi? Sì, ma intanto... Intanto abbiamo sempre più persone sotto ricatto e sempre più persone che vivono nella paura, nell'ansia e nella preoccupazione.
Grande punto di domanda, poi, quello che pende sul mondo scolastico, fonte di estrema preoccupazione per i genitori, nonchè per i dipendenti del Miur coinvolti.
Vi ascoltiamo, vi leggiamo, vi "sentiamo", ogni giorno. Viviamo le stesse cose.
Che dirvi? Che siamo ad uno di quei punti di svolta, uno di quei momenti storici in cui BISOGNA RESISTERE, ANCORA E ANCORA.
Bisogna aver chiaro che non sarà facile, bisogna sapere che è così, bisogna guardare in faccia la realtà subito, per non crollare non appena questa realtà bussa alla nostra porta. Va messo in conto lo scontro verbale, vanno messi in conto gli attacchi, vanno messi in preventivo le intimidazioni e i ricatti sul posto di lavoro, e in tutte le sedi dove "il potere" riesce a farsi sentire.
Le grandi aziende, ad esempio, fanno in genere parte di quei luoghi, di una lobby ampia e potente che crede di esercitare il proprio potere sui suoi schiavi, che sareste voi, saremmo noi.
E se tutto questo lo ritenete ingiusto, dovete sapere che servirà combattere, resistere e combattere, anche solo rimanendo al proprio posto, anche solo non arretrando di un millimetro rispetto alle proprie convinzioni, anche solo non lasciandosi piegare. Sarà dura? probabilmente sì. Quasi certamente. Per questo dobbiamo essere pronti. Io credo che siamo alle battute finali, ma queste battute finali saranno pesanti.
Servirà coraggio e servirà reagire - anche per vie legali - in ogni modo possibile. Perchè vi dico ciò? Per abbattervi? Per deprimervi? NO, PER SPRONARVI.
Che siamo tanti lo avete visto ne abbiamo avuto riprova pochi giorni fa, con quella marea umana che si è riversata nelle piazze e che si è ritrovata, con la gioia nel cuore, INSIEME. Ecco, dobbiamo rimanere tanti.
Dobbiamo sapere che questa battaglia bisogna vincerla, e che per farlo servirà una cosa sopra ogni altra: NON CEDERE. Non cedere ai ricatti, essere disposti, intimamente, ad affrontare a testa alta questi tempi bui. E forse resistere sarà sufficiente.
Non ne abbiamo la certezza, ma la certezza che deve guidarci è un'altra: RESISTERE E' L'UNICA ALTERNATIVA POSSIBILE, COSTI QUEL CHE COSTI, PERCHE' CEDERE E' FUORI DISCUSSIONE.
Ci si potrà difendere legalmente? sì, ma prima bisogna essere disposti a non cedere. Un esempio lampante ci è arrivato dal mondo sanitario: in tanti hanno resistito e resistono ancora, hanno messo in conto di poter perdere lo stipendio, e hanno ottenuto come risultato che il sistema ha dovuto retrocedere (congelando le sospensioni). Questa è la strada.
Chi non è disposto, chi vive governato dalla paura e non dalla chiarezzainteriore, ma anche alcuni che davvero non hanno alternative (ci sono), cederà. Ma siamo tanti, e insieme possiamo davvero fare la differenza. Certamente la facciamo per noi stessi. Siate fari di voi stessi. E tenete duro. dopo la tempesta arriva sempre il sereno.
E' una tempesta un po' più lunga del solito? Nì, storicamente si è vissuto di peggio, anche per ottenere i tanti diritti che oggi diamo per scontati.
Avanti a testa alta amici, nervi saldi e obiettivi chiari. Libertà.
Nassim Langrudi - presidente Corvelva